Svizzera: Rivolte a Champ-Dollon carcere di Ginevra

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Venerdì 3 aprile, circa 40 detenuti della prigione di Champ-Dollon si sono rifiutati di tornare in cella dopo la passeggiata. Molti giornali hanno ristampato il comunicato dell’Ufficio cantonale di detenzione (OCD) pubblicato la sera. Ci sembra che molte delle informazioni essenziali per la comprensione di questa mobilitazione non siano state comunicate.

Eravamo lì tra le 19:00 e le 22:30, e quello che non appare da nessuna parte sulla stampa è che nonostante fossimo tenuti a grande distanza dai posti di blocco della polizia, le grida, le voci e le richieste dei detenuti ci hanno raggiunto perfettamente. Come può tutto questo venire ignorato da tutta la stampa di Ginevra?

Per ore e ore i detenuti hanno protestato e gridato le loro richieste. Credeteci, non erano solo le voci di 40 persone a risuonare, ma anche quelle degli altri, probabilmente dalle loro celle. Inoltre, non sorprende che il sostegno per coloro che si trovano nel cortile sia stato fatto dalle celle, al contrario … Ciò che sorprende è che l’OCD, ampiamente seguito dai media, sostiene che questo incidente ha coinvolto solo una quarantina di persone.

Le loro voci erano potenti. Queste voci isolate, queste voci chiuse, queste voci che cercano di portare via tutta l’umanità, risuonavano in tutta la campagna circostante. E niente è più forte e potente che sentire tante persone urlare contemporaneamente, tante persone che chiedono “libertà” nel contesto della crisi sanitaria che stiamo vivendo.

Il portavoce dell’OCD si vanta anche del fatto che le visite non sono state annullate. Non annullare i colloqui è semplicemente una questione di logica. Umanità o paura della ribellione? Solo le autorità penali lo sanno, noi, con quello che sappiamo sulle politiche criminali a Ginevra, abbiamo i nostri dubbi. Ma in ogni caso, le visite sono un elemento essenziale per la dignità e la vita del detenuto (e dei suoi parenti). Sono stati mantenuti nel rispetto delle necessarie condizioni sanitarie, e per questo non abbiamo nulla di cui lamentarci. Ciononostante, i detenuti sono limitati in altri diritti in nome di questo covid-19, e nulla viene messo in atto per facilitare il contatto con il mondo esterno in un momento in cui le persone sono preoccupate per i loro cari. Nel suo comunicato, l’OCD continua a minimizzare le affermazioni dei detenuti sostenendo che il principale è il divieto di giocare a calcio. Ma quello che abbiamo sentito dalla maggioranza era molto più vitale …

 

Libertà!

Qui l’articolo dalla stampa ufficiale

https://www.tvsvizzera.it/tvs/coronavirus–detenuti-champ-dollon-protestano/45667090