Si chiamava Indira ed è morta nel carcere di Spini (TN)
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Riceviamo e pubblichiamo questo manifesto affisso nei giorni scorsi sui muri di Trento. Saputo della morte della ragazza, un gruppo di compagne e compagni ha portato la propria solidarietà alle detenute e ai detenuti di Spini con interventi amplificati, botti e fuochi d’artificio. Dietro questa ennesima morte in e di carcere ci sono come sempre le responsabilità dei magistrati di sorveglianza e dei secondini.