Trieste, 11 e 13 agosto: Che si rivoltino tutte le frontiere!
Riceviamo e diffondiamo questa comunicazione urgente:
https://laburjana.noblogs.org/post/2023/08/11/11-13-08-che-si-rivoltino-tutte-le-frontiere/
Che si rivoltino tutte le frontiere!
È morta un’altra vita, Moussa, un giovane guineano, mentre la speranza gli muoveva le gambe tra gli ultimi ostacoli del tritacarne, sulla frontiera del Monginevro, lunedì (https://www.passamontagna.info/?p=4548).
Sta morendo un’altra vita, un giovane pakistano caduto in un cantiere, trasportato come macerie da nascondere mentre lavorava sfruttato a Trieste, martedì (https://www.triesteprima.it/cronaca/cantieri-trieste-incidenti.html).
All’atrofia della conta asettica delle morti, alla catatonia dell’impotenza e della paura, rispondiamo con la passione, le lacrime e la rabbia: rifacciamo scorrere l’esigenza di giustizia nelle vene, il coraggio per cui anche sotto regime si può rispondere, la generosità che il privilegio ci concede di usare.
Rispondiamo unite e determinate sull’origine di tutto ciò: la frontiera. Rispondiamo per noi stesse, per la nostra umanità. Rispondiamo perché è intollerabile che esista questo tritacarne fatto per fornire vita esauste e sfruttabili al capitalismo occidentale.
Che tutte sentano il momento, perché il numero determina la portata: per la prima volta ci troviamo a disturbare la frontiera orientale.
Visibilizziamo quel simbolo di morte, aperto solo a merci e documenti accettabili, chiuso alla speranza di un’esistenza migliore. Per la vita, per l’umanità, perché unite si deve e si può reagire.
VENERDÌ 11/08 ore 19:00 // piazza Libertà, assemblea pubblica
DOMENICA 13/08 ore 18:00 // parcheggio della frontiera di Fernetti, presidio