Comunicato dell’Organizzazione di Combattimento degli Anarco-Comunisti sull’attacco esplosivo contro il ponte ferroviario che conduce a una struttura del ministero della difesa (Russia, gennaio 2023)

Riceviamo e a nostra volta diffondiamo:

https://lanemesi.noblogs.org/post/2023/01/09/comunicato-dellorganizzazione-di-combattimento-degli-anarco-comunisti-sullattacco-esplosivo-contro-il-ponte-ferroviario-che-conduce-a-una-struttura-del-ministero-della-difesa-russia-gennaio-2023/

L’Organizzazione di Combattimento degli Anarco-Comunisti assume la responsabilità di aver minato il ponte ferroviario che conduce a una struttura del Ministero della Difesa della Federazione Russa.

L’azione è stata compiuta qualche tempo fa. Purtroppo, l’esplosione non è stata efficace al 100%, ma l’esperienza acquisita sarà tenuta in considerazione nella preparazione degli attacchi futuri. E affinché l’esperienza vada a beneficio non solo nostro, ma dell’intero movimento di guerriglia, è stato deciso di condividerla.

È stata utilizzata una carica di circa ~10 kg di permon (igdanite, cioè ANFO, con polvere di alluminio) inserita in un involucro metallico (un secchio per la vernice). Per innescare il permon è stato impiegato un detonatore intermedio di ~1 kg di ammonal-3 (nitrato di potassio, zucchero, polvere di alluminio) in un involucro di plastica (un secchiello per la maionese). Per far detonare l’ammonio è stato impiegato un detonatore composto da ~10 grammi di triperossido di acetone all’interno di un involucro di carta (un cilindro di carta avvolto con nastro adesivo).

Per posizionare il detonatore con triperossido di acetone al centro della carica di ammonio, è stato inserito un tubo di carta, con un diametro leggermente superiore a quello del detonatore stesso, in uscita attraverso un foro nel coperchio del secchio di plastica per la maionese. In tale maniera vengono risolti due problemi contemporaneamente: è possibile collocare in anticipo l’ammonio nel nostro contenitore, isolandolo dall’ambiente esterno (siccome è igroscopico), e in secondo luogo, il detonatore con triperossido di acetone può essere inserito all’ultimo momento, mitigando il rischio.

Per la detonazione abbiamo utilizzato un dispositivo di innesco composto dal filamento di un bulbo di lampadina. È stato impostato anche un innesco di riserva utilizzando una sveglia in un telefono cellulare, ma l’innesco vero e proprio è stato effettuato con una telefonata.

Inoltre, per accrescere la forza dell’esplosione, accanto alla carica di permon sono state posizionate due taniche aperte da 5,00 litri contenenti una miscela incendiaria – per l’effetto termobarico dovuto all’esplosione volumetrica dei vapori della benzina.

Per quanto riguarda gli aspetti negativi – sapevamo che l’igdanite fosse poco incisiva, ma speravamo che posizionando la carica sotto il pilone inferiore del ponte sarebbe stata sufficiente a farlo crollare. Come si è visto, così non è stato. Sarebbe stato necessario collocare la carica esplosiva in un volume più chiuso.

Inoltre, riteniamo importante sottolineare che l’azione si è svolta volutamente di notte, sia per motivi di sicurezza che per ridurre al minimo i rischi per gli estranei – dato che il ponte passa sopra la strada e di notte il traffico è inferiore, abbiamo aspettato un momento in cui nessuno stesse transitando.

Non pubblichiamo l’ubicazione del ponte, ci aspettiamo che nel corso del suo ulteriore funzionamento i probabili danni andranno aggravandosi, rendendo la riparazione ancora più costosa, il che interromperà il trasporto di carichi militari su di esso per un periodo più lungo.

In ogni caso, esortiamo tutti i ferrovieri contrari alla guerra a sabotare i contratti militari e a rifiutarsi di recarsi verso le installazioni militari – cessando così di essere un ingranaggio della macchina bellica, che assicura il proprio regolare funzionamento con l’uccisione delle persone.

Inoltre, ricordiamo – come promemoria – che miglior sostegno alla lotta è parteciparvi. Ma se si è impossibilitati ad impegnarsi personalmente, è sempre possibile sempre sostenere il Fondo Anarchico Rivoluzionario, che è lieto di sostenere i guerriglieri alle prime armi con fondi per la benzina, il nitrato, ecc.