Comunicato di Juan, fianco a fianco dei “Prisoners for Palestine”

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A causa di ritardi nella comunicazione via posta, facciamo sapere solo adesso che anche il compagno anarchico Juan Sorroche ha aderito alla protesta dei “Prisoners for Palestine”, con uno sciopero dell’aria durato alcuni giorni. Di seguito il suo comunicato, in cui ancora una volta il cuore del nostro amico Juanito è un atto di accusa  contro la meschinità di chi lo tiene rinchiuso.

Tutti liberi! Palestina libera!

Solidarietà ai/alle prigionieri/e palestinesi nel mondo

Solidarietà ai/alle prigionieri/e delle proteste di “Palestine Action”

Questo mio pensiero viene stimolato dalle proteste dei/delle prigionieri/e di “Palestine Action” in sciopero della fame dal 14/11/2025 nelle carceri britanniche e anche da chi si è unito in solidarietà a loro.

Il compagno anarchico Stecco, prigioniero in Italia, ha aderito allo sciopero della fame dal 07/11 fino al 28/11, così come Massimo, compagno anarchico che si trova in semilibertà nella prigione di Trento, che ha portato la sua solidarietà e protesta rinunciando a una settimana di lavoro e quindi di uscite giornaliere.

Ho deciso di aderire il 26/11/2025 anch’io con un gesto simbolico e di solidarietà alle ragioni di questa protesta rinunciando alle mie ore d’aria (nel cortile) per una settimana nel carcere di TerniAS2, dove mi trovo prigioniero, in solidarietà libertaria e internazionalista e che accompagno con queste parole.

Per prima cosa vorrei ricordare che il mio cuore piange nel sapere il gran numero di BAMBINI PRGIONIERI dello Stato israeliano! E innanzi tutto, la mia solidarietà non può che andare ai 17.000 prigionieri dello Stato sionista in Palestina e ai prigionieri palestinesi in tutto il mondo! La mia solidarietà rivoluzionaria e il mio cuore batte per il coraggio della resistenza degli oppressi palestinesi, i combattenti partigiani che resistono oggi con la guerriglia armata di liberazione, che dura da settantacinque anni contro il colonialismo israeliano sionista e occidentale!

E nello specifico mando la mia solidarietà in Italia ad Ali e a Mansour e in special modo al mio amico e fratello Anan partigiano palestinese, trasferito poco fa da qui, portato via e rinchiuso a Melfi in maniera punitiva per mano dello Stato italiano che è complice obbediente dei sionisti dello Stato di Isreale.

Così come vorrei ricordare gli oppressi che soffrono la guerra nel mondo! E il popolo palestinese in particolare con le 67.000 persone assassinate dagli Stati capitalisti occidentali, di cui 20.000 BAMBINI, cioè quasi la metà del totale!! Questa guerra infame e queste violenze razziste strutturali, che sono intrinseche a tutta la nostra società occidentale statalista-capitalista e colonialista, che sono la genesi della società israeliana.

Per fare ciò in queste nostre società siamo stati in primo luogo assuefatti a questa violenza e razzismo SISTEMICI degli Stati capitalisti ed educati ai “grandi” valori politico-economici DEMOCRATICI e questo, DICIAMOLO, dev’essere detto FORTE E CHIARO. Vorrei ricordare i genocidi programmati da secoli dalle democrazie occidentali! Che OGGI ANCORA avanzano indisturbati in ogni momento e adesso, a Gaza e in Cisgiordania, con la complicità dell’Occidente, che a parole roboanti dell’ONU dà “diritti e pace” e nei fatti reali vende le bombe e le armi che trucidano. Come sono anche programmate scientificamente da decenni LE DIVERSE GUERRE STATALI-CAPITALISTE (a suon di leggi) nell’indifferenza delle nostre società occidentali. Ne sono un “piccolo” esempio le infinite stragi degli immigrati nel Mediterraneo che avvengono nell’indifferenza strutturale razzista che continua nel silenzio complice di quasi tutta la nostra società occidentale. Questi danni e tanto, tanto ancora è ciò che fa l’interclassismo democratico nelle nostre vite-lotte, io credo che a livello pratico della lotta autonoma e antiautoritaria quest’ultimo ci porti via le poche energie preziose, indirizzandoci volutamente a forme spettacolari di solidarietà che vengono svuotate completamente dalle poche forze reali che si hanno; tra l’altro così non incidendo minimamente nella possibilità di cambiamenti radicali della lotta di classe e rivoluzionaria e della realtà del cambiamento della nostra società incanalandoci verso la pace sociale che è la continuità delle azioni di guerra stataliste-capitaliste e della conseguente repressione esterna-interna. È giusto anche ricordare che oggi ci sono compagni prigionieri rivoluzionari comunisti in Italia, alcuni rinchiusi da più di 40 anni, che già decenni addietro lottavano con la lotta armata contro l’imperialismo, ricordare che storicamente lottavano anche con la resistenza armata palestinese, in solidarietà al popolo palestinese, ci serve per ricordare la storia rivoluzionaria, per dare la giusta dimensione solidale contro la repressione statale, come bussola, per dare le giuste ragioni sociali e storiche per le future lotte rivoluzionarie-libertarie!

Solidarietà all’amico e compagno anarchico Alfredo Cospito rinchiuso al 41 bis per azioni rivoluzionarie contro Ansaldo. Contro il 41 bis, fuori tutti!

Solidarietà alla compagna prigioniera Anna Beniamino e a tutti/e i/le prigionieri/e anarchici e libertari nel mondo!

Lo Stato italiano come quello inglese è complice delle guerre coloniali di Israele e del genocidio, della repressione interna, con l’imprigionamento dei/delle compagni/e rivoluzionari comunisti e anarchici: in Italia di tre partigiani palestinesi, uno dei quali è Anan Yaeshh; in Inghilterra con l’arresto degli attivisti di “Palestine Action” e la detenzione degli indipendentisti irlandesi. Questi Stati sono anche complici di aver rinchiuso i 17.000 prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane.

Tutto ciò è collegato!

Ciò che vogliono dare oggi lo Stato italiano e quello inglese sia nel processo di Anan che di “Palestine Action”, accusandoli di terrorismo e non riconoscendo la loro resistenza di liberazione del popolo palestinese e dal colonialismo occidentale, è un chiaro messaggio di tutto il colonialismo occidentale e della complicità italiana e inglese con il genocidio.

Solidarietà ai/alle prigionieri/e delle proteste di “Palestine Action”!

Libertà per tutti/e i/le prigionieri/e nel mondo!

Per la distruzione di tutte le carceri, delle frontiere, di tutti gli Stati e del capitalismo!

Contro la guerra!

Rivoluzione-libertaria!

Juan Sorroche

(spedito il 24/11/2025

dalla sezione AS2 del carcere di Terni)