Opuscolo sulla lotta contro Tap
Riceviamo e diffondiamo:
Segnaliamo la pubblicazione dell’opuscolo:
Una storia. Il gasdotto TAP, l’aggressione a un territorio e l’esperienza di una lotta locale.
Il Trans Adriatic Pipeline, segmento adriatico di un gasdotto che attraversa Asia ed Europa, è stato messo in funzione nel dicembre 2020.
Questo equivale al fallimento della lotta contro la sua costruzione?
Chi ha realizzato questo opuscolo è stato parte integrante di quella lotta vivendo notte e giorno la realtà del presidio nato nelle vicinanze del cantiere, partecipando attivamente alle assemblee, all’organizzazione delle iniziative, alle situazioni di contrapposizione e ai tanti momenti di socialità disorganizzata.
Abbiamo raccolto un po’ dei materiali prodotti in quegli anni, tra manifesti, volantini e fogli periodici con cui abbiamo provato a diffondere le nostre idee, informare su ciò che stava accadendo, incoraggiare alla lotta. Aggiungendo alcuni spunti per ragionare su quali sono state le criticità e quali invece le pratiche, le argomentazioni e le idee che possono essere utili in altre circostanze, per continuare a lottare con perseveranza per strade, montagne e campagne che viviamo ogni giorno. L’intento è anche quello di raccontare quali sono state le dinamiche messe in campo dalla repressione, per combatterle al meglio in futuro.
Un presupposto ci ha spinto all’epoca a mobilitarci: successo o fallimento non sarebbero stati i termini della nostra contrapposizione.
E difatti lottare contro Tap non ci ha costretti a giocare sul suo stesso campo ma ci ha consentito di dissodare campi nuovi, quelli della complicità con individui che altrimenti mai avremmo conosciuto. Se questi sono ancora i nostri compagni allora vuol dire che quel campo era fertile.
Infine, non volevamo lasciare l’ultima parola a giudici e tribunali. Oltre ai numerosi procedimenti penali “più piccoli” arrivati a conclusione, conseguenza delle molte denunce con cui la procura leccese ha cercato di fermare la lotta, va ricordato che anche i tre grossi processi imbastiti a partire dal 2020, che coinvolgono a vario titolo e in più circostanze una cinquantina di imputati con condanne previste dai quattro mesi ai due anni – manifestazione non autorizzata, accensioni pericolose, travisamento, danneggiamento, getto pericoloso di cose, violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio, violazione del foglio di via, violenza e minaccia privata –, sono oramai nelle fasi conclusive.
A chi vi è coinvolto, va tutta la nostra solidarietà.
Per contatti e richieste: unastoria@autistiche.org
Qui il PDF scaricabile: Una storia Tap – Web
