Operazione “Delivery”: revocati gli arresti domiciliari a Luigi e Veronica

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Riceviamo e diffondiamo con gioia la notizia della revoca dei domiciliari a Luigi e Veronica, arrestati per l’operazione “Delivery”:

REVOCATI GLI ARRESTI DOMICILIARI RESTRITTIVI NEI CONFRONTI DI LUIGI E VERONICA PER L’OPERAZIONE “DELIVERY”

Il Tribunale del riesame di Firenze ha stabilito la revoca della custodia cautelare agli arresti domiciliari (con divieto di comunicazioni e di visite) disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari nei confronti di Luigi e Veronica, arrestati l’11 settembre per l’operazione “Delivery” che li vede indagati per “atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi” e altri reati connessi. Nel corso della prima settimana di ottobre hanno ricevuto la notifica della revoca degli arresti domiciliari restrittivi. Le motivazioni del tribunale non sono ancora state depositate. Ricordiamo brevemente che per questo procedimento sono avvenute due operazioni tra il 26 marzo (quattro perquisizioni domiciliari nei comuni di Carrara, Faenza, Pisa e Sarzana) e l’11 settembre (arresti e sei perquisizioni domiciliari nei comuni di Carrara, Montignoso, Pisa e Sarzana). La richiesta avanzata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Firenze era della reclusione in carcere.

Il procedimento riguarda il posizionamento di un ordigno presso un ingresso secondario del tribunale di Pisa il 21 febbraio 2023, nell’ambito della mobilitazione in solidarietà con Alfredo Cospito, all’epoca a oltre 120 giorni di sciopero della fame a oltranza contro il regime detentivo del 41 bis e l’ergastolo ostativo. Con la mobilitazione degli anni 2022-’23 abbiamo impedito una condanna all’ergastolo ostativo per Alfredo Cospito – all’epoca pressoché certa con l’esito del processo “Scripta Manent” in Corte di Cassazione – e messo un bastone tra le ruote alla repressione anti-anarchica (e non solo), oggi continuiamo la lotta contro il 41 bis impiegato come carcere di guerra contro Alfredo e tre militanti delle BR-PCC.

SOLIDARIETÀ CON TUTTI I PRIGIONIERI RIVOLUZIONARI NEL MONDO