Da Carrara: “Cose vecchie, dell’altro secolo?” Fuori Alfredo Cospito dal 41-bis!

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Riceviamo e diffondiamo:

Divulghiamo il volantino “Cose vecchie, dell’altro secolo?” incentrato sulla reclusione del compagno Alfredo Cospito in regime di 41 bis. Il testo è stato distribuito a Carrara in occasione dell’inaugurazione della mostra “Anarchici” con 25 opere di Flavio Costantini su compagni e azioni avvenute tra fine Ottocento e primi del Novecento.

COSE VECCHIE, DELL’ALTRO SECOLO?

Ravachol, Émile Henry, Malatesta, Lucetti, Ferrer sono anarchici che, nella storia, hanno unito pensiero e azione, lottando in prima persona per l’anarchia. Flavio Costantini ha raffigurato alcuni momenti di questa nostra storia e una mostra su di loro trova spazio a Palazzo del Medico.

Un centinaio di anni dopo, Alfredo Cospito ha anch’esso deciso di unire pensiero e azione. L’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare viene ferito a colpi di pistola a Genova nel 2012. Un messaggio contro i produttori di morte, i responsabili del disastro nucleare che verrà. In seguito, una volta entrato in carcere non ha smesso di lottare, di esprimersi per l’azione diretta e rivoluzionaria. Per questo, dopo quasi 10 anni è stato trasferito in regime di 41 bis, con l’obiettivo di metterlo a tacere.

Anche in quel momento ha continuato a lottare, insieme a migliaia di compagni (e non) contro questo regime detentivo e contro l’ergastolo ostativo, portando avanti uno sciopero della fame durato 181 giorni. Dentro e fuori le carceri, è stato sostenuto da una marea di azioni, iniziative, manifestazioni. Con la lotta abbiamo impedito una condanna all’ergastolo e messo i bastoni tra le ruote alla macchina della repressione statale che ci riguarda tutti.

In primavera si discuterà del rinnovo di questo regime nei confronti di Alfredo. Nessuno merita di stare in galera, nessuno merita la tortura del 41 bis.

Dentro e fuori i confini ci chiamano a raccolta per massacrare e distruggere i “nemici”, come hanno già iniziato a fare in Ucraina, Palestina, Sudan… Carceri, regimi speciali e repressione sono l’orizzonte che lo Stato prospetta a chi vorrà disertare e non rispettare la censura e le più ampie politiche di guerra.

Le azioni degli anarchici non sono cose d’altri tempi. Siano esse lontane o vicine, sembrano sospese in un tempo tutto loro, illuminando anche le ingiustizie di oggi. Dall’epoca della propaganda con i fatti fino a oggi, “sono parte di un continuum storico che non sparirà; nonostante ci condannino a decadi di reclusione, e persino se ci uccidessero, ci saranno sempre individui e gruppi di individui che sono disposti a rispondere alla brutalità dello Stato e del capitalismo: ciò è inevitabile” (Francisco Solar, 2023).

Contro guerra e repressione, occorrono scelte e azioni chiare come ragioni di vita.

Carrara, 13 dicembre 2025

Circolo Culturale Anarchico “Gogliardo Fiaschi”

Qui il volantino impaginato, seguito da un elenco sintetico di iniziative del Circolo Culturale Anarchico “Goliardo Fiaschi”:

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