Dagli USA al Regno Unito, da carcere a carcere. Comunicato di Casy Goonan in sciopero della fame

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Ringraziando chi l’ha fatta, pubblichiamo la traduzione dello scritto con cui Casey Goonan, prigioniero politico dell’intifada studentesca statunitense (accusato dell’incendio di un’auto della polizia in risposta agli sgomberi delle accampate) annuncia di unirsi allo sciopero della fame di T. Hoxha, prigioniera politica di Palestine Action nel Regno Unito (contro alcune restrizioni che le sono state imposte in prigione).

Qui un articolo di Samidoun che spiega le due vicende e la situazione attuale:
https://samidoun.net/2025/08/call-to-action-political-prisoners-for-palestine-on-hunger-strike-from-britain-to-the-u-s/

Qui un sito di supporto a Casey Goonan:
https://freecaseynow.noblogs.org/

 

Oggi ho saputo di T. Hoxha, una prigioniera di Pal Action nel Regno Unito, al 16° giorno di sciopero della fame presso il carcere di Peterborough. Alle 16:00 (ora della costa orientale) del 26 agosto 2025, 2 delle sue 3 richieste sono state accolte, ma è ancora in sciopero per chiedere al carcere di rilasciare la posta che le è stata trattenuta.

Come prigionieri incarcerati per la nostra partecipazione al movimento di liberazione palestinese in Occidente, abbiamo la responsabilità reciproca, oltre i confini, di vivere la nostra vita in prigione con la stessa fermezza del movimento dei prigionieri palestinesi tenuti prigionieri nelle prigioni “israeliane”.

Gli stati da cui siamo stati catturati sono i facilitatori del genocidio accelerato dei palestinesi da parte dell’entità sionista, così come dei genocidi in corso dei neri e degli indigeni, le cui terre continuano a occupare.

Mentre la sinistra occidentale continua a passare da una crisi all’altra, evitando le proprie responsabilità nei confronti della Palestina, noi siamo tutto ciò che abbiamo. Con noi mi riferisco a chi subisce la repressione per il suo sostegno alla Palestina, a chi si sta davvero sacrificando. Come T. Hoxha, che ha sofferto 16 giorni di fame solo per ricevere la posta.

Il movimento di solidarietà con la Palestina in Occidente non può abbandonare persone come lei, che hanno rischiato la vita e continuano a farlo per resistere all’intollerabile condizione di genocidio.

Da oggi, io e uno dei miei compagni di cella siamo in sciopero della fame nel carcere di Santa Rita finché le sue richieste non saranno soddisfatte.

Solidarietà a T. Hoxha e a tutti i prigionieri del movimento di solidarietà con la Palestina!

Abbattete i muri!
Liberate tutti i prigionieri dell’impero dei coloni!

Casey Goonan