Massimo incarcerato in “semilibertà”

Da ieri, mercoledì 26 marzo, il nostro caro amico e compagno Massimo si trova nel carcere di Spini di Gardolo (Tn), nel regime detto di “semilibertà”, per un cumulo di condanne definitive di 2 anni e 7 mesi (la principale condanna, di poco superiore ai 2 anni, è relativa agli scontri avvenuti a Rovereto in occasione della venuta di Salvini: uno degli episodi per cui si trova in carcere anche Giulio). Essendo stata accolta la sua richiesta di poter scontare la pena in semilibertà, nel giro di un paio di settimane potrà uscire per lavorare: cosa che attenua, ma non estingue, la rabbia di saperlo rinchiuso. 

Sappiamo che sta bene, in compagnia di un borsone di libri, di un lettore MP3 caricato a metal e della sua serena risolutezza. In attesa di riabbracciarlo, gli mandiamo tutta la nostra solidarietà e affetto.

Per scrivergli:

Massimo Passamani

C.C. Spini di Gardolo

Via Cesare Beccaria 13

38100 Trento