Trieste: voci dal carcere del Coroneo

Riceviamo e pubblichiamo:

«Dopo la rivolta [di luglio] le cose sono un po’ migliorate»
«Qui si sta male… non c’è il ginecologo… se non cambia mi ammazzo!»
Queste sono un paio di voci ascoltate sabato 28 dicembre da fuori le mura del carcere triestino del Coroneo, dove in un po’ di noi ci siamo dati appuntamento per un saluto solidale di fine anno ai detenuti e alle detenute. Sono parole significative e sconvolgenti e per questo vogliamo riportarle, non ci si può abituare alla morte e bisogna reagire ai soprusi. Da un lato ci dicono ancora una volta che quando i detenuti e le detenute sono uniti tra loro, le lotte pagano, e qualche risultato viene raggiunto e va rivendicato. Dall’altro affermano comunque l’inumanità del carcere, la necessità continua di resistere e lottare per chi vi viene imprigionato.
La libertà non si ingabbia! Con un pensiero speciale per Zdenko Ferjancic, morto durante la rivolta dell’11 luglio 2024 nel carcere del Coroneo.

Assemblea permanente
contro il carcere e la repressione
del Friuli e di Trieste