In ricordo di Annie Le Brun [aggiornato]

Ci segnalano e segnaliamo questo appassionato ricordo di Annie Le Brun da parte di Martina Guerrini. Il progetto di realizzare contemporaneamente l’amore, la poesia e la rivoluzione è stato abbattuto in volo dai sicari dello Stato, del capitale, dello stalinismo, dello spettacolo e del recupero accademico. La miglior “fedeltà” a quel progetto, è riprendere a volare.   

Intanto, qualche anima che non ha smarrito l’intenzione del volo ci ricorda queste parole di Annie:

«Più il baccano di questa epoca si fa assordante, più ho la certezza che la mia vita sia altrove, scivolando lungo il mio amore, le cui figure seppelliscono il tempo che passa. Ti guardo. Ci incontreremo sul ponte della trasparenza, prima di immergerci nella notte delle nostre differenze. Nuoteremo, vicini o lontani, distratti o nervosi, risalendo la corrente del nostro enigma per ritrovarci nell’abbraccio incerto delle nostre ombre fuggenti. Non siamo i soli ad esserci un giorno levati dalla nostra più profonda solitudine per andare incontro ai nostri fantasmi, senza preoccuparci se siano maschi o femmine. E se ci sono appena pochi uomini che non faticano a riconoscersi in questa confessione di Picabia: «Le donne sono depositarie della mia libertà», forse è perché ne va della conquista di un meraviglioso che le donne e gli uomini devono ancora scoprire. Ecco perché non accetto di essere arruolata nell’esercito delle donne in lotta per una semplice combinazione biologica. Il mio forsennato individualismo è perfettamente aderente a tutto ciò che si adopera all’intercambiabilità degli esseri» (da Mollate tutto, 1977).

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