L’internazionalismo, una guida all’azione o una scusa per l’inazione?
Riceviamo da compagne e compagni di Torino la traduzione di questo testo scritto da “Assembly”, un gruppo anarchico di Kharkiv. Si tratta di un opuscolo davvero prezioso. Per la documentazione che contiene sull’estensione della diserzione in atto in Ucraina e sull’ostilità che incontrano i reclutatori dell’esercito (nonché sugli scioperi e sui blocchi); per la chiarezza del posizionamento disfattista che esprime; per la proposta di sostegno ai disertori che rivolge al movimento anarchico internazionale. Hanno ragione questi compagni quando affermano che è più urgente, oggi, appoggiare concretamente i disertori che continuare a ribadire i princìpi internazionalisti contro quei rivoluzionari che li hanno traditi. Ci sentiamo tuttavia di precisare che quelle critiche dure e nette – che anche noi abbiamo formulato – non avevano certo la pretesa di influire da lontano sulle dinamiche concrete della società ucraina, ma di impedire che l’avvelenamento nazionalistico dei pozzi coinvolgesse anche il movimento anarchico.
Ci auguriamo che le proposte di questi compagni vengano affrontate seriamente e messe in pratica quanto prima. «Senza passi pratici concreti, qualsiasi slogan su “nessuna guerra tranne la guerra di classe” sarà percepito come una vuota astrazione a favore di tutto ciò che è buono e contro tutto ciò che è cattivo».
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