Sabotiamo la guerra. Decimo incontro a Lecco il 19 maggio
Dall’assemblea “sabotiamo la guerra”:
Qui la chiamata impaginata: sabotiamo_volantino_lecco
Stiamo scivolando sempre più rapidamente sul piano inclinato che porta alla terza guerra mondiale. I governi del blocco capitalista occidentale, che sostengono l’Ucraina nella guerra contro la Russia, si trovano di fronte al rischio di una sconfitta che minerebbe la loro supremazia globale. Si tratta di un passaggio storico molto incerto che porta con sé rischi ma apre anche possibilità.
La tracotanza da sonnambuli che sembra muovere le classi dominanti europee per ora ci spinge verso l’economia di guerra e la militarizzazione della società. Anche sul fronte interno, la guerra si conferma essere la più radicale forma di oppressione: questo significa crescita dei livelli di sfruttamento, aumento del controllo, della censura e della repressione. Ma significa anche aumentare le possibilità di costituire movimenti di lotta radicale contro il sistema capitalista.
Contemporaneamente in Palestina lo Stato israeliano e i governi che lo sostengono stanno compiendo un massacro contro la popolazione gazawi. È un genocidio automatizzato, frutto di decenni di implementazione di infrastrutture tecnologiche duali, dell’uso di algoritmi in cui l’intelligenza artificiale decide gli obiettivi da attaccare e gli individui da uccidere. Un atto che dimostra a tutti gli sfruttati e gli esclusi chi sono e cosa sono in grado di fare le élite che dominano il pianeta.
Ma qualcosa si muove: migliaia di persone scendono in piazza in tutto il mondo, i portuali bloccano i porti, gli studenti occupano le facoltà contro la ricerca militare. Questo è per noi ancora troppo poco, ma è un terreno di lotta sul quale insistere e che possiamo fare crescere. Come ha detto il rivoluzionario prigioniero Mumia Abu-Jamal «non lasciare andare questo momento. Rendilo più grande, rendilo più potente».
Spingiamo per rovesciare la guerra dei padroni in guerra contro i padroni.
I governi europei si preparano alla guerra, il primo passo è aumentare la produzione di armi. Per gli antimilitaristi e gli internazionalisti un obiettivo fondamentale è bloccare la corsa agli armamenti e rovinare la festa a tutti i gruppi industriali e finanziari che lucrano sulla produzione di strumenti di morte. Diversi blocchi e sabotaggi delle fabbriche d’armi stanno avvenendo in tutto il mondo.
Con questa convinzione saremo presenti con un nostro spezzone al corteo Disarmiamo la Fiocchi Munizioni, nessuna pace per chi vive di guerra, sabato 18 maggio a Lecco (appuntamento alle ore 14:00 in piazza Garibaldi).
Domenica 19 maggio, alle ore 11:00, si terrà il decimo incontro di “Sabotiamo la guerra” presso il Centro di Documentazione Anarchico “l’Arrotino”, in via Primo Maggio 24/C, rione Malavedo, a Lecco.
Per contatti: appelloantimilitarista@anche.no