Acquaviva e Resistente (in quel di Trento). Una domenica no tav
Ripreso dai canali del comitato No Tav di Trento:
Domenica 14 aprile alcuni/e NoTav si sono avvicinati ai cantieri a sud di Trento e hanno tolto le reti che delimitano alcuni terreni espropriati, pubblichiamo un resoconto che sta girando della giornata:
L’ingresso di un gruppo di notav, lo scorso 4 aprile, nei cantieri dello Scalo Filzi, ha dimostrato che le recinzioni non sono un limite.
Se vogliamo, le aggiriamo.
Ora è stato dimostrato che le recinzioni non sono fatte per durare.
Se vogliamo, le abbattiamo.
Dopo il pranzo in solidarietà a Gaza, un nutrito gruppo di notav si è mosso dal presidio di Acquaviva (e Resistente), per raggiungere le aree espropriate a ridosso del cantiere di Mattarello.
Parecchie decine di metri di rete arancione sono venute giù.
Nel farlo le persone si sono tutelate a vicenda, sapendo che, per metterci la faccia, a volte occorre coprirla.
Un piccolo segnale, anche in vista del corteo del 20 aprile a Trento, per dire, a quanti realizzano e sostengono quest’opera, che incontreranno resistenza sul loro cammino.
I venti di guerra, che soffiano anche sull’Europa, rafforzano la nostra determinazione nell’opporci a un’infrastruttura che è parte dei corridoi logistici militari e che arricchisce imprese neocolonialiste come WeBuild.
Mandiamo un saluto alle e agli occupanti del parco Don Bosco di Bologna, la cui lotta ci riporta alla mente il presidio notav delle Fornaci (la Collina delle Lucciole), sgomberato mesi fa a Trento Nord.
Con l’avanzamento dei cantieri anche a Trento Sud, c’è bisogno di un posto dove incontrarsi, discutere e organizzare azioni di lotta.
Quel posto c’è ed è il presidio notav di Acquaviva, comprato dieci anni fa proprio a questo scopo.
Torniamo a viverlo, torniamo ai cantieri.
Fermare il Tav è possibile, fermarlo tocca a noi.
alcune e alcuni notav