Notizie dall’isola frontiera

Riceviamo e diffondiamo:

Mercoledì 24 gennaio, all’Università di Agrigento, il Ministero per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, la Polizia di Stato e la Regione Sicili hanno organizzato un convegno nazionale dal titolo “Migranti alla frontiera dei diritti, una questione storica, giuridica, culturale”. Una conferenza a cui studentx erano esclusx, pensata per giornalisti e personale medico, per aggiornarli su come funzionano le “procedure di accoglienza e i meccanismi sanitari”. La cosiddetta accoglienza e la difesa della salute sono state le navi quarantena, la paura razzista del contagio, sono ogni giorno il contenimento, il confinamento, la riduzione a merce delle persone migranti.
Quindi sì, non potevano scegliere oratori migliori per spiegare  qual è  ”la frontiera dei diritti”, il diritto di frontiera: il Presidente della Regione, questori, prefetti, capi di polizia e croce rossa. Istituzioni e singole persone che determinano la messa a morte di chi attraversa il mare e fili spinati, la detenzione nei CPR di chi è poverx e razzializzatx. Anche la croce rossa è parte attiva di tutto questo. Anche l’Università di Catania che ha patrocinato l’evento è complice.
Nel programma hanno imputato le morti in mare alle rotte pericolose, come se fosse una catastrofe naturale.
Sappiamo che sono gli stati e Frontex che mettono in pericolo chi parte e prova a riprendersi la ricchezza sottratta dall’Europa coloniale, chi si autodifende dalla violenza delle frontiere, della polizia e della burocrazia, chi lotta contro i confini.
Mercoledì 23 gennaio si voleva un teatro delle coscienze. Ma questo spettacolo macabro è stato smascherato: chi vuole lavarsi la coscienza, scopra di non averne. La vita che insorge ha modificato la scenografia e quella mattina i muri hanno gridato al re che è nudo e ha le mani sporche di sangue. Ribadendo a sbirri, questori e istituzioni presenti che sono loro gli assassini, e che chiunque legittima questa politica di morte è loro complice. Lo “sdegno” dei relatori di fronte a questa azione, di cui riporta la stampa locale, non può che farci sorridere.
https://www.agrigentonotizie.it/cronaca/scritte-muro-polo-universitario-contestazione-convegno-immigrazione.html
https://www.grandangoloagrigento.it/agrigento-notizie/agrigento-scritte-contro-le-istituzioni-sul-muro-delluniversita-prima-del-convegno-sui-migranti
Nelle stesse ore la vita insorgeva più potente ancora al CPR di Trapani, infuocato dalle proteste, in quello di Caltanissetta, da cui si tenta un’altra evasione.
Sincronicità significative per chi crede nella poesia.
Nel CPR di Trapani dieci posti sono rimasti inagibili su 150.
Solidali e complici con chi, nonostante tutto, è ancora vivx e si ribella.
Col cuore a* condannat* per il corteo del 7 maggio 2016 alla frontiera del brennero.

Alcuni nemiche delle frontiere