A proposito dell’udienza alla corte costituzionale sulle condanne per gli anarchici Alfredo Cospito e Anna Beniamino nel processo Scripta Manent
Riceviamo e diffondiamo:
Si è svolta oggi l’udienza in corte costituzionale sulla vicenda di Alfredo Cospito e Anna Beniamino in merito all’accusa di strage politica (art. 285 c. p.) all’interno del processo Scripta Manent.
L’attuale legge Cirielli (anno 2005, governo Berlusconi) impedisce che le attenuanti superino le aggravanti in caso di recidiva. Nel caso di Alfredo Cospito, in particolare, questo avrebbe comportato una condanna certa all’ergastolo ostativo nonostante l’azione di cui lui e Anna sono accusati non abbia provocato vittime.
La corte ha dunque giudicato incostituzionale questa norma. Di più, leggendo lo stringato comunicato stampa uscito dal palazzo, la corte sembra che abbia sollevato dubbi di costituzionalità in generale nei confronti di tutti quei casi in cui la pena fissa si configura unicamente come l’ergastolo.
Ricordiamo che Alfredo Cospito è in sciopero della fame da quasi 6 mesi proprio contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo. Una lotta per cui il compagno sta rischiando la vita e durante la quale potrebbe già aver subito danni neurologici permanenti. Una lotta che Alfredo ha sempre ribadito non essere solo per sé, ma per tutti, in particolare in solidarietà coi prigionieri anarchici, comunisti e rivoluzionari. La decisione di oggi avrà conseguenze non solo sulla sorte del nostro compagno, ma è un colpo, per quanto circoscritto, all’istituto dell’ergastolo in questo paese.
Nel ribadire che non abbiamo alcuna fiducia nelle istituzioni dello Stato, conosciamo l’arroganza e l’ipocrisia di questi personaggi: senza lo sciopero della fame del compagno e la solidarietà internazionale che si è espressa, siamo certi che non sarebbe mai stato possibile raggiungere alcun risultato del genere. Lo Stato avrebbe asfaltato i prigionieri e tentato di annichilire il movimento.
Contro Alfredo si sta consumando una vendetta di Stato, che vuole essere un monito per chiunque continua ad agire, quindi a lottare con i fatti e non con le chiacchiere, contro l’attuale ordine sociale. La giornata di oggi lo conferma. Quel monito il movimento anarchico lo ha saputo rispedire al mittente con determinazione e coscienza. Aspettiamo le prossime ore per capire le decisioni di Alfredo e per ulteriori commenti.
La lotta continua.
Fuori Alfredo dal 41 bis!
Contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo!
Solidarietà con tutti i prigionieri anarchici, comunisti e rivoluzionari nel mondo!
[18 aprile 2023]