Dichiarazione di Mónica Caballero e Francisco Solar in vista del processo imminente (Cile, aprile 2023)
Riceviamo e diffondiamo
Dichiarazione di Mónica Caballero e Francisco Solar in vista del processo imminente
La giustizia sta già mettendo a punto tutti i dettagli per la sua grande festa, sceglierà il suo abito migliore e affilerà meticolosamente la propria spada. Niente potrà andare storto nel momento in cui si mostrerà per quello che è: il boia dei potenti.
La spada della giustizia è stata conservata in attesa del momento chiave per sferrare l’affondo mirato ai nostri corpi. Quel momento, tradotto nella pena punitiva, troverà il suo culmine nel processo orale, il quale è già fissato per il 19 maggio. Processo che si preannuncia essere un procedimento lungo diversi mesi.
Durante il mese di marzo siamo stati nella preparazione del processo orale – la fase che precede il processo vero e proprio – in cui il tribunale, che finora ha condotto il nostro procedimento penale, ha deciso le basi di quello che sarà il nostro prossimo giudizio.
In sostanza, nel processo sarà impiegato contro di noi l’intero iter giudiziario per il quale siamo stati condannati in relazione alla collocazione di un ordigno esplosivo nella Basilica del Pilar a Saragozza, nonché praticamente tutte le prove documentate dalla procura, che vanno dai volantini ai libri anarchici trovati nelle nostre case.
Il riciclo della vicenda già conclusa in Spagna è parte dell’ostinata insistenza del pubblico ministero nel convalidare tutti i precedenti che ci pongono come recidivi negli stessi crimini.
Ci aspettano giorni difficili e le prospettive che ci si approssimano sono complesse. Ci troveremo ancora una volta seduti al banco degli imputati per le azioni di cui siamo accusati e per la propagazione del connubio di idee e pratiche antagoniste alla dominazione che abbiamo sempre sostenuto, indipendentemente dal numero di anni di carcere che rischieremo.
Abbiamo atteso questo momento per quasi tre anni, in cui costantemente abbiamo cercato di essere coerenti con le nostre idee e scommesso sullo stabilire la necessaria sintonia con gli ambienti affini dei compagni e compagne nelle strade, evitando di cadere nel ricorrente assistenzialismo e dando corso ad un’autentica solidarietà rivoluzionaria.
Siamo orgogliosi del cammino scelto e percorso, senza trascurare l’indispensabile autocritica che ci permette di crescere. Che i nostri errori servano ad altri che si appassionano e amano i meravigliosi istanti del conflitto contro il potere, che per noi sono quelli in cui ci sentiamo più vivi.
Istanti di vita che in questo momento lo Stato italiano pretende strappare al compagno anarchico Alfredo Cospito, condannandolo a una morte graduale e brutale. Che la determinazione e la volontà del compagno siano un incubo per i potenti ovunque essi siano.
Prigionieri e prigioniere anarchici e sovversivi nelle strade!
Viva l’Anarchia!
Mónica Caballero
C. P. F. San Miguel – Santiago
Francisco Solar
C. P. La Gonzalina – Rancagua
Aprile 2023