FIANCO A FIANCO – Corteo in solidarietà con Juan
FIANCO A FIANCO
La guerra non viene più dichiarata/ ma proseguita. L’inaudito/ è divenuto quotidiano.
Dopo aver condannato a morte Alfredo Cospito, il governo lascia deliberatamente affogare decine di emigranti.
Il prossimo 28 marzo si svolgerà, a Venezia, il processo d’appello (con possibile sentenza) contro il compagno anarchico Juan Sorroche. In primo grado Juan era stato condannato a 28 anni di carcere per un’azione contro la sede della Lega di Treviso: due ordigni, uno esploso e l’altro no, che non avevano provocato alcun ferito.
Un compagno seppellito vivo in regime di 41 bis, altri compagni e compagne condannati di fatto al carcere a vita. Sono i riflessi interni di una condizione riassumibile in tre parole: siamo in guerra.
Se già l’Emergenza Covid è stata una vasta ginnastica di obbedienza e di retorica bellica, lo scontro aperto tra la NATO e la Federazione Russa spinge i governi a militarizzare gli spiriti, il linguaggio, la società. Una guerra ai cervelli e alle condizioni materiali che stringe ogni giorno di più le maglie della repressione.
Mentre Alfredo è deciso a lottare fino all’ultimo suo respiro – una scelta che segnerà per sempre le nostre vite e le nostre lotte –, abbiamo anche il compito di fare tutto il possibile per rovesciare la sentenza d’appello contro Juan, dolce e coraggioso compagno di tante battaglie.
SABATO 25 MARZO, CORTEO A VENEZIA
CONCENTRAMENTO ORE 15 CAMPO SANTA MARGHERITA
IN SOLIDARIETÀ CON JUAN, CONTRO GUERRA E REPRESSIONE
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