Milano, al prossimo corteo del 12 dicembre: spezzone contro la repressione e per Alfredo
Il 12 dicembre, a Milano, parteciperemo al corteo cittadino
nell’anniversario della strage di stato di Piazza Fontana con uno spezzone
in solidarietà ad Alfredo Cospito, in sciopero della fame dal 20 di ottobre
per uscire dal 41 bis. Siamo al fianco di Anna, che insieme ad Alfredo sta
portando avanti uno sciopero della fame, e di tutti i reclusi e le recluse
in 41 bis e in ogni galera!
CONCENTRAMENTO ore 18:00 a Palestro
Sicurezza di Stato, la strage di piazza Fontana
Ora come allora, 53 anni fa, lo Stato crea i mostri da sbattere in prima
pagina. Allora, gli anarchici accusati della strage con 80 fermati del
Circolo 22 marzo di Roma e del Ponte della Ghisolfa di Milano, Pinelli
vigliaccamente ucciso in questura e Valpreda in carcere per più di tre
anni. Ora, gli anarchici indicati come pericolo per l’incolumità pubblica
da perseguire con il sempre più diffuso e disinvolto utilizzo di
fattispecie di reato spropositate e la cui pericolosità sociale viene ogni
semestre ribadita nelle relazioni dei servizi segreti. I servizi segreti,
appunto. Quelli che allora pianificarono la strage di “Piazza Fontana del
dolore”.
La sicurezza lo Stato la intende così, fermare con ogni mezzo necessario il
conflitto, allora forte, ora prevedibile date le condizioni di crescente
impoverimento collettivo e globale. Con i suoi apparati pianifica i piani
per la propria sicurezza che potrebbe essere messa a rischio se i tanti
sfruttati si rivoltassero contro le corporazioni dei pochissimi ricchi. Non
sono ammesse deroghe all’unico pensiero esprimibile. Durante la pandemia lo
Stato ce lo ha mostrato contro manifestanti di tutte le età e provenienza
sociale atterrati e catturati sul selciato del Duomo invaso da camionette
delle forze dell’ordine costituito. Ce lo dimostra ogni giorno con la
criminalizzazione dei lavoratori in lotta, con le cariche agli studenti,
con i pestaggi e le uccisioni dei detenuti nelle carceri, con le retate
contro gli emigranti resi clandestini dalla legge. E ce lo dimostra con la
partecipazione alle guerre, 36 missioni in corso in 20 paesi, e la vendita
di armi. Leonardo Spa, di cui lo Stato è il maggior azionista, nel 2022 ha
visto un aumento dei profitti del 40%. Numero dei morti provocati da questo
“impegno” dello Stato? Una carneficina!
Intanto però l’accusa di strage è stata formulata contro tre anarchici per
attentati esplosivi che non hanno provocato né morti né feriti. La pena
comminata per un ordigno senza conseguenze lesive contro una sede della
Lega a Villorba di Treviso ha portato a una condanna di 28 anni! Per ciò
che concerne l’ordigno davanti alla caserma dei carabinieri di Fossano è
stata riqualificata, dalla Corte di Cassazione, l’accusa di strage in
strage politica che comporta l’ergastolo ostativo! Nemmeno per Piazza
Fontana, per la stazione di Bologna o per Capaci e via D’Amelio è stata
prevista questa tipologia di accusa.
Ora, a uno dei tre detenuti, Alfredo Cospito, è stato applicato il regime
di 41bis che significa totale isolamento e deprivazione sensoriale,
condizione carceraria in cui sono anche reclusi da ormai 17 anni i compagni
comunisti delle Brigate Rosse PCC: Marco Mezzasalma, Roberto Morandi e
Nadia Lioce. Una tortura normata con legge dello Stato. Dal 20 ottobre
Alfredo è in sciopero della fame a oltranza contro quel regime infame.
Altri tre compagni lo hanno seguito, Juan, Ivan e Anna.
Per loro e per tutte e tutti coloro che subiscono violenza della Stato
saremo in piazza!
Le stragi le fa lo Stato e noi siamo solidali con chi lo attacca!