Alcune azioni tra Canada e Francia
Québec (Canada): a colpi di mazza contro le auto dei giornalsbirri
Almeno sette veicoli di proprietà di TVA Québec [rete televisiva privata appartenente al gigante delle telecomunicazioni Québecor] sono state vandalizzate nella notte tra lunedì 17 e martedì 18 ottobre. Vetri e fari sono stati distrutti dagli autori del misfatto.
Non è la prima volta che gli impiegati di TVA trovano una brutta sorpresa sul posto di lavoro. Le loro auto sono spesso l’obiettivo di vandali sulla strada o nel corso delle manifestazioni, al punto che i veicoli circolano ormai senza i logo della TV. Da circa un anno le auto sono tutte bianche a causa delle continue minacce subite durante la pandemia. Per non parlare degli insulti con cui giornalisti e cameramen vengono regolarmente accolti.
In dicembre 2020, delle auto di TVA sono state icendiate nel Saguenay. Alcune settimane più tardi, cinque veicoli di TVA Sherbrooke sono stati danneggiati. Il problema è preoccupante in tutta la provincia.
Cannet (Alpi-Marittime): gli stalinisti perdono la loro vetrina
Incidente o atto malintenzionato? Una sede del Partito comunista vandalizzata
Il viso di Fabien Roussel è ancora sotto vetro, ma un pezzo della vetrina è andato in frantumi. Secondo il Partito comunista, alcuni vicini avrebbero sentito dei colpi violenti nella notte di martedì 18 ottobre.
«Non è un incidente ma un atto volontario che non è stato firmato!», insorge il responsabile locale del PCF, Dominique Henrot, che si chiede se si tratta di «vandalismo gratuito o aggressione politica», qualche giorno prima della festa annuale del partito prevista per il fine settimana nella sala Recroix.
La videosorveglianza della sede, attiva ventiquattr’ore su ventiquattro, non ha permesso di rilevare presenze sospette nelle notte, precisa Alain Cherqui, direttore della polizia municipale di Cannet.
Marsiglia: e una bella notte Internet fu staccato
Free e SFR vittime di un «atto di vandalismo», migliaia di clienti privati d’Internet
Migliaia di francesi si ritrovano senza connessione Internet. Gli operatori di telecomunicazioni Free e SFR sono stati attaccati, il 19 ottobre, nelle loro fibre ottiche della regione di Marsiglia, con il risultato di «forti perturbazioni» sulla rete.
«Un atto di vandalismo contro la nostra infrastruttura sta provocando forti perturbazioni di servizio (danni al servizio e alla banda fisso/mobile) nella regione di Marsiglia. Gli atti di vandalismo hanno avuto luogo in diversi punti simultaneamente», ha segnalato l’operatore Free sul suo profilo Twitter.
Anche l’operatore SFR ha confermato di aver subìto l’interruzione d’una «rete a lunga distanza» nella regione sud-est.
«Le squadre sono sul posto, le operazioni sono cominciate» per ristabilire il traffico, ha precisato l’impresa. A fine giornata, la Zona ADSL aveva contato più di 4 600 guasti a alla rete Internet fissa in Francia in queste ultime 24 ore, principalmente ai danni dei clienti di Free e SFR.
Atti di ostilità di un’ampiezza senza precedenti sulla rete nazionale di fibra ottica in Francia avevano causato, in aprile, disagi e interruzioni di servizio in diverse grandi città, in particolare nell’est del paese.
La Procura di Parigi aveva aperto un’inchiesta per «danneggiamento in grado di attentare agli interessi fondamentali della Nazione», «impedimento del sistema di trattamento automatizzato di dati» e «associazione a delinquere». Cuore della rete mondiale di cavi sottomarini, Marsiglia è uno dei principali hub che ospitano molti dei grandi data center francesi.
Marsiglia: incendio di telecamere e arresti
Otto telecamere della città sono state incendiate nella notte del 18 ottobre. Secondo una fonte di polizia riportata BMF Marseille, verso le 2 del mattino i poliziotti municipali hanno fermato cinque ragazzi, tra i 18 e i 22 anni, in possesso di piede di porco, guanti, passamontagna e trance. Messi in stato di fermo dal Gruppo d’appoggio giudiziario, contro di loro è stata aperta un’inchiesta.
Trans-en-Provence(Var): le telecamere si raccolgono con la paletta
Nella notte tra sabato 8 e domenica 9 ottobre, non meno di 14 telecamere sono state vandalizzate nella piazza del Comune di Trans-en-Provence.
«Visionando i filmati, siamo riusciti a identificare due persone, che abbiamo arrestato immediatamente», ha dichiarato Cédric Fèvre, commissario di polizia di Draguignan. «Uno di loro, di 18 anni, ha riconosciuto i fatti senza voler denunciare il suo complice. La seconda persona non è stata accusata per mancanza di prove».
Processato per direttissima questo lunedì dal tribunale correzionale di Drauguignan, il giovane è stato condannato a 8 mesi di carcere con una sospensione condizionale della pena della durata di due anni. «In tale periodo avrà l’obbligo di risarcire i danni, che ammontano a 17 000 euro», precisa il padrone della polizia dracenese.
Meuse: quando il cric rompe la rotaia
Indymedia Lille, 17 ottobre 2022
Ai nostri amici/amiche cattivi ragazzi, vogliamo raccontare… una di queste belle sere stellate. Con una piccola crew, siamo partiti/e di notte. Abbiamo camminato su un terreno faticoso, abbiamo passeggiato. Preparati/e, avevamo fatto un buon sopralluogo. Abbiamo scherzato, non troppo canticchiato, forse per via dello stress. Anche se si vedeva a mala pena, vi possiamo giurare che si sorrideva.
E abbiamo trovato sul nostro cammino… delle rotaie. Quando si dice il caso! Quindi, con i mezzi di bordo, una delle rotaie è stata… un po’ danneggiata. Ops!! Con molta pazienza, tranquillità e tutte le precauzioni, abbiamo aspettato poco a poco… che il cric rompesse la rotaia! [que le cric craque le rail !]. E poi siamo partiti/e tranquilli/e e beati/e, senza lasciare tracce.
E no, non abbiamo sbagliato posto, siamo sulla strada giusta! Quella lunga 35 km tra Nançois e Gondrecour, quella che dovrebbe essere adibita a raccogliere il materiale per CIGEO, il progetto di sotterramento delle scorie radioattive nella zona di Bure. Per poi trasportate le scorie due volte alle settimana per 150 anni. Abbiamo lasciato un segno del nostro passaggio, un piccolo rompicapo per loro quando vorranno sistemare queste rotaie. Ma è solo un fastidio tra gli altri. La strada è lunga, il tempo sarà lungo, molto lungo. Ora e in futuro, ci saranno ben altre rotaie da rompere… per creargli ben più di un semplice fastidio!
Siamo rientrat/e molto motivati/e. D’un tratto, ci siamo sentiti forti di fronte a tutta questa follia nucleare. E non era complicato. Un po’ di preparazione, un po’ di concentrazione, un po’ di adrenalina e il gioco è fatto. Provare per credere, è divertente! Come si dice, più si è, più si ride! Più saremo, meno CIGEO riderà! Amici e amiche, ai vostri cric!
P.S. Vi raccomandiamo caldamente la lettura di:
Contrée l’avancée des travaux de CIGEO
https://bureburebure.info/contrer-lavancee-des-travaux-de-cigeo-brochure-dinformations-pratiques/
Trainstopping
https://de.indymedia.org/sites/default/files/2019/10/brosch%C3%BCre%20FR_web.pdf
(notizie tradotte dal blog anarchico sansnom.noblogs.org)