Aggiornamenti su Claudio Lavazza
Il 17 maggio 2022 ha avuto luogo un’udienza che, su richiesta dell’avvocato di Claudio, doveva permetterne la scarcerazione sulla base del principio di cumulo della pena, principio applicabile nel suo caso, secondo le leggi europee, visto che ha già scontato oltre 25 anni di carcere. Il 21 giugno, il tribunale ha rigettato la richiesta
dell’avvocato e dato ragione a quella della procuratrice, che sostiene Claudio debba ancora scontare cinque anni in Francia oltre quelli già trascorsi nelle prigioni spagnole. Le loro motivazioni “giuridiche” per questo accanimento non sono ancora giunte all’avvocato di Claudio, il quale comunque farà ricorso. Ancora una volta bisognerà attendere la lentezza del sistema penitenziario e sembrerebbe che la risposta non arrivi prima del mese di settembre. Ciò significa altri mesi di
carcerazione per Claudio il quale, lo ricordiamo, avrebbe dovuto essere liberato l’11 dicembre del 2021 seguendo il conteggio degli anni già scontati e il conseguente cumulo di pena previsto dai loro codici. Non c’è da sorprendersi se lo Stato, non contento di far pagare il massimo della pena a Claudio, arrivi a contraddire perfino i propri accordi e le proprie leggi per tenere rinchiuso un compagno che
rivendica la propria etica, le proprie idee e il proprio percorso di lotta a testa alta.
Agire, affinché Claudio sia definitivamente libero.
Agire, affinché l’accanimento repressivo dello Stato contro i prigionieri anarchici trovi la giusta risposta.
Agire, affinché tutte e tutti siano liberi.
Alcuni anarchici solidali
Per maggiori informazioni sull’attuale odissea giuridica di Claudio,
riportiamo il link della sua ultima intervista telefonica (che risale a
febbraio
2022), in cui spiega lui stesso i termini di questa udienza:
https://radiocane.info/claudio-lavazza-un-carattere-positivo/