Resoconto del processo di Toby Shone 06/05/2022
Mentre i compagni si radunavano all’esterno del tribunale di Bristol, il 6 maggio 2022 in solidarietà col prigioniero anarchico Toby Shone, il p.m. Thomas Coke-Smythe correva disperatamente in qua e là come uno scarafaggio davanti alla folla ribelle, in cerca dell’ingresso dell’aula, il faldone contenente l’ultimo tentativo di vendetta da parte dell’Unità antiterrorismo nei confronti di Toby stretto in mano. La sua giornata è iniziata in maniera pietosa e così si sarebbe conclusa.
Abbandonato dal suo collega Daniel Porson-Pounds, Coke-Smythe è rimasto da solo a presentare l’accusa statale derivante da un Serious Organised Crime Prevention Order (SCPO), davanti a un pubblico di sostenitori di Toby. Neppure Sion Margrie, agente della DCI, si è fatto vedere in aula, dove avrebbe dovuto appesantire il processo con la sua testimonianza contro Toby e a proposito della minaccia che ritiene presenti alla sicurezza pubblica.
Ma c’è stato un momento in cui tutti hanno sentito che poteva andare a finire male per il nostro compagno. La sua assenza di ravvedimento e il suo impegno nella prassi anarchica, nella comunità, il suo sistema di valori sono stati citati come fattori di rischio che necessitano di una persecuzione continuata. Il p.m. aveva apparentemente ritenuto di aver vinto e a Toby è stato chiesto sommessamente dall’avvocato se non volesse pensare a un’ipotesi di patteggiamento, per rendere meno dura la sentenza. Toby ha rifiutato qualsiasi forma di patteggiamento, insistendo affinché il team legale continuasse a lottare contro l’ordine, nel merito e nella sostanza, quale che fosse la decisione del tribunale.
Ad ogni modo, dopo una camera di consiglio di 40 minuti, il giudice Christopher Parker ha respinto l’ordine in quanto privo di necessità. Ha aggiunto che un simile ordine lo inquietava molto, provenendo dall’Unità Antiterrorismo alla quale Toby avrebbe dovuto rispondere direttamente, visto che è stato dichiarato innocente rispetto alle accuse di terrorismo, e che stava scontando una sentenza collegata a reati di minor conto contro la legge sugli stupefacenti. In ogni caso, questo ordine, ha ripetuto, sarebbe stato draconiano anche per reati di terrorismo. Al momento della lettura della sentenza mentre il giudice regalava un sorriso sorprendentemente e perfidamente compiaciuto alla corte e il pubblico erompeva in grida di gioia assieme a un giubilante Toby, a Coke-Smythe, vile scarafaggio del regime fascista inglese, non è rimasto altro che strisciare fuori dall’aula così come ci era strisciato dentro.
Il Serious Crime Prevention Order, se accettato, avrebbe permesso alla polizia e all’antiterrorismo di controllare, sorvegliare e monitorare ogni aspetto della vita di Toby – i suoi apparecchi digitali, i suoi soldi, la residenza, le visite a casa di altri, l’attività politica e tutta la sua rete professionale, sociale e politica. La sorveglianza sarebbe durata almeno 5 anni, con la prospettiva di riportare Toby in carcere per almeno altri 5 anni in caso di violazioni. Il provvedimento avrebbe permesso agli sbirri e al tribunale d’incarcerare la sua famiglia, gli amici e altri associati fino ad un anno in caso di rifiuto di collaborare con le condizioni imposte dall’ordine, ad esempio fornire i propri telefoni e computer alla polizia nel caso fossero stati adoperati da Toby La requisitoria si è basata in gran parte sullo “stile di vita scelto dall’imputato e sui suoi valori” (vale a dire la sua posizione anarchica) piuttosto che sui “reati” alla base dell’ordine stesso.
Il giudizio a favore di Toby è una vittoria non solo per lui, ma per tutti quelli tra noi che si occupano concretamente della creazione della vita di comunità alternative e anarchiche – assieme alle comunità tradizionali Rom, zingare e di Traveller – che lottano per la libertà e che al momento si trovano sotto un pesante attacco e criminalizzazione da parte del regime britannico.
Vedremo che altro resta nell’arsenale ormai vuoto dell’Operazione “Adream”. Toby sta ancora lottando contro la sua classificazione e l’interferenza nella sua corrispondenza è stato un tema conduttore nella sua incarcerazione. Stiamo ancora raccogliendo fondi per sostenere questa lotta (trovate i dettagli qui di seguito).
Come ha gridato Toby uscendo dall’aula, “La rivoluzione è inevitabile!”
Oggi festeggiamo!
Non un passo indietro!
Per donare alla cassa di sostegno legale per Toby:
The Bottled Wasp
Sort Code: 08-92-99
Acc No: 65601648
IBAN: GB35 CPBK 0892 9965 6016 48
BIC: CPBK GB22
Ricordatevi di scrivere ADREAM come causale, in modo che gli amministratori del conto sappiano dove deve andare la donazione.
Per scrivere a Toby, mettete nome e cognome sulla busta e sulla lettera stessa (la posta viene fotocopiata e la busta trattenuta). Ricordate anche che l’amministrazione carceraria può trattenere la vostra lettera o la sua risposta. Se ve lo potete permettere, inviate le lettere per raccomandata, in modo da sapere se è stata effettivamente consegnata. Potete inviare una copia della ricevuta a forestcase@riseup.net in modo da poter affrontare eventuali questioni con l’amministrazione carceraria.
Toby Shone A7645EP
HM Prison Parc
Heol Hobcyn John
Coity
Bridgend CF35 6AP