Disastro inglese
Andrà tutto bene? L’Inghilterra “vaccinata” verso il disastro sanitario
Se dall’esperienza bisognerà pure imparare qualcosa, la vicenda della rapidissima campagna vaccinale britannica – insieme a quella ancor più rapida di Israele – è lì a dimostrarci che la vaccinazione biotecnologica di massa è allo stesso tempo un disastro sanitario e una catastrofe sociale. Se chi è abituato a osservare con occhio critico i siti di statistiche se ne era già accorto – da diverse settimane basta guardare worldometer per trovare la Gran Bretagna al primo posto della classifica mondiale per nuovi ricoverati – , adesso la notizia esce con toni allarmati anche nel mainstream. Aumento verticale dei contagi (e si tenga presente che da mesi il governo britannico conta esclusivamente i “casi” sintomatici: https://www.lindipendente.online/2021/06/18/i-contagi-salgono-nonostante-i-vaccini-linghilterra-cambia-il-modo-di-contarli/); abbassamento dell’età di malati e ricoverati; discreto numero di morti (in vista di un inverno che sarà probabilmente peggiore); nonché, dopo un anno e mezzo che ha visto in tutto il mondo la fabbricazione seriale di falsi positivi, una paradossale vicenda di falsi negativi (siamo al “negazionismo” di Stato?). Oltre a ciò, la strategia detta “vaccinale” (insieme al boicottaggio delle cure per la Covid che ne ha preparato e accompagnato l’avanzata) sta facendo sentire i suoi effetti anche nello smantellamento dell’assistenza pubblica, con il taglio di circa 500 medici in meno di due anni e oltre il 40% di “visite” effettuate a distanza dall’inizio del 2021.