Genova: 15 settembre contro la Sorveglianza Speciale

Genova: 15 settembre contro la Sorveglianza Speciale

Mentre le devastazioni e i saccheggi dei territori, dei corpi e delle anime continuano imperterriti da parte del dominio, ancora possiamo contare su individui che non si rassegnano e, nonostante tutto, continuano il tortuoso sentiero verso la libertà.
Il sistema capitalista, ormai più che consolidato, sempre pronto a celarsi sotto la maschera della democrazia e della sicurezza, oggi giorno sempre di più svela tutti i suoi tentacoli, che si insinuano nella vita di ogni individuo e nello sfruttamento della terra, delle acque e dell’aria. Chi se ne rende (finalmente) conto o chi da tempo ha questa consapevolezza e si contrappone a ciò, automaticamente viene colpito e represso con l’obiettivo che non venga scalfita l’integrità putrida dell’autorità che veglia e vigila sull’ordinamento e sistema costituito.  Per questo, compagne e compagni che, con la loro tensione da sempre si scagliano contro il dominio, vedono trasformate le proprie affinità in “associazioni terroristiche”, le proprie vite sorvegliate e la propria libertà compromessa.
Di fronte all’attuale intensificazione dello sfruttamento dei più deboli e degli sfruttati, il rimodellamento delle strategie repressive (dalla violenta repressione dei rivoltosi nelle carceri, alla repressione fisica delle lotte nella logistica, alla continua persecuzione degli immigrati, fino alla sempre più consueta comminazione di misure di prevenzione), ha effetti sempre più incisivi e capillari, con l’obiettivo di mettere da parte quanti in prima persona lottano.
Da Bologna a Cagliari, da Genova, Torino Firenze e Rovereto fioccano le richieste di applicazione della Sorveglianza speciale, infame e odiosa misura fascista che vuole colpire in modo discrezionale condotte giudicate “pericolose” per la salvaguardia del sistema.  Il 15 settembre il tribunale di Genova si esprimerà riguardo alla richiesta del PM Stalker Manotti di sottoporre alla questa misura di sicurezza preventiva un compagno anarchico, dopo aver già affibbiato nel giro di due anni due libretti rossi a due compagna genovesi.
Gli Anarchici e tutti i coraggiosi portatori di idee ribelli da sempre vedono sperimentare sulle loro vite, sulle loro lotte strategie repressive che a cascata, poi verranno riversate su tutti quelli che si rifiutano di piegare la testa di fronte ad un sistema sempre più opprimente, regolato da spietati meccanismi di prevaricazione e emarginazione dei deboli, degli sfruttati, dei “diversi”,  con l’obiettivo oggi sempre di più di isolare e mettere da parte i “nemici” di questo ordine costituito.
Rispondere con determinazione e rabbia a questi continui attacchi è ormai sempre più necessario. Siamo consapevoli che il nostro nemico continuerà ad attaccarci cercando di limitare sempre di più le nostre libertà, noi però da tempo abbiamo scelto da che parte stare.

MERCOLEDI 15 SETTEMBRE
ORE 9.30 PRESIDIO SOTTO AL TRIBUNALE DI GENOVA
ORE 17.00 PIAZZA BANCHI CORTEO

IN SOLIDARIETA’ A CARLO, COLPITO DALLA RICHIESTA DI SORVEGLIAZA SPCIALE E PER TUTTI I COMPAGNI E COMPAGNE COLPITI DA QUESTA MISURA PREVENTIVA

CONTRO LA SORVEGLIANZA SPECIALE
DEI NOSTRI PENSIERI, DEI NOSTRI COMPORTAMENTI, DELLE NOSTRE RELAZIONE
CONTRO IL DOMINIO E IL SISTEMA CHE LO SORREGGE