Lecco: Presidio il 05.06 “Non avremo un futuro migliore se non lottiamo adesso”
Oggi la convinzione di essere in guerra contro un “nemico invisibile” sta facendo accettare ciò che fino a qualche anno fa avrebbe trovato delle resistenze.
Quello che ora è in via di realizzazione, ovvero la digitalizzazione completa delle nostre vite, il tracciamento digitale dei nostri movimenti, il passaporto sanitario, l’identità digitale, la vaccinazione su larga scala, l’abolizione del denaro contante, l’automazione completa della società, la riproduzione artificiale e l’internet delle cose (IOT) ha una storia ben più lunga di quest’ultimo anno; il “pretesto pandemico” ne ha semplicemente accelerato in modo esponenziale la messa in opera: una “nuova normalità” che non avrà nulla a che vedere con quella a cui eravamo abituati prima del lockdown si sta concretizzando.
I nuovi vaccini vengono spacciati come l’unica possibilità per uscire da questa situazione di restrizioni, mentre non ci si rende conto che stanno fungendo da rampa di lancio per far accettare l’instaurazione di nuovi confini sia nazionali che transazionali: frontiere virtuali che potranno essere varcate solo se in possesso del passaporto vaccinale (o green pass).
Il passaporto vaccinale è quindi una questione politica, non sanitaria: la commissione europea ne parlava già qualche anno fa, come menzionato in un documento (“Proposal for a Council Recommendation on strenghtened cooperation against vaccine preventable diseases”) da lei stessa redatto nel 2018.
Inoltre questo passaporto non ha nulla a che vedere con la questione sanitaria attuale, in primo luogo perché gli stessi produttori di vaccini hanno dichiarato in più occasioni che il fatto di essersi vaccinati non assicura una protezione completa dal virus così come non ne impedisce la trasmissione.
Lo stesso vale per l’identità digitale, infatti “l’alleanza per l’identità digitale” già nel 2015 con il suo progetto denominato ID2020 puntava ad identificare elettronicamente ogni individuo, tramite un’identità digitale riconosciuta a livello globale che permetterà di accedere a informazioni personali, sanitarie ed economiche.
Col pretesto di una pandemia non così grave da essere incurabile, ma abbastanza diffusa per giustificare ogni sorta di restrizione, stiamo entrando in una dittatura peggiore di quelle di vecchio stampo, soprattutto perché non la si percepisce come tale. Basta guardare la squadra messa al governo per farci un’idea del tipo di amministrazione da qui in avanti: una gestione di tipo militare con tecnici e scienziati che valuteranno chi e cosa sarà da salvare o condannare. Le restrizioni a cui siamo sottoposti da più di un anno ci stanno facendo assimilare atteggiamenti che resteranno parte integrante del nostro essere anche in futuro. Ci stiamo abituando al fatto che per poter accedere ai luoghi di socialità o al lavoro si debba essere scannerizzati con vari mezzi (termometri, telecamere, etc), addirittura apprendiamo con sgomento che in Inghilterra si vorrebbe mettere il riconoscimento facciale all’ingresso dei bar.
La campagna di terrore in atto spaventa a tal punto da far credere e obbedire ciecamente ai mass media, ai loro esperti e alle loro menzogne, anche se dicono tutto e il contrario di tutto.
Vogliono convincerci che se tutto peggiora è colpa nostra e se invece le cose migliorano è merito delle restrizioni: ciò veicola un messaggio chiaro e ben preciso, ovvero che più restrizioni significano più sicurezza e se questa convinzione verrà assimilata difficilmente cambierà.
Il modo di stare al mondo e di relazionarci con esso viene modificato in base a delle direttive imposte dall’alto, anche se prive di senso logico.
Ci stiamo giocando davvero molto in termini di libertà individuali e collettive e tutto questo sta avvenendo in pochissimo tempo. Anni durissimi fatti di povertà, restrizioni e repressione si stanno concretizzando dinanzi a noi e dobbiamo avere il coraggio e la forza di affrontarli. Oggi come non mai è necessario essere puntuali nel costruire percorsi di lotta e di resistenza, perché NON CI SARA’ UN FUTURO MIGLIORE SE NON LOTTIAMO ADESSO!!