Martedì 4 maggio è iniziato a Torino il processo per l’operazione Scintilla.
Riceviamo e pubblichiamo:
Martedì 4 maggio è iniziato a Torino il processo per l’operazione Scintilla.
La prima delle udienze preliminari – il solito burocratico rito di formalità – è stata un’occasione per incontrare Carla, attualmente agli arresti domiciliari con tutte le restrizioni e Natascia, tradotta inaspettatamente dal carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Nat sarebbe stata tradotta fisicamente, all’insaputa del suo stesso avvocato, poiché le udienze si svolgeranno in un’aula del tribunale di Torino che non è predisposta alla videoconferenza.
Da quanto si è potuto ricostruire, è stata svegliata intorno alle 2 di notte, messa su un volo per Milano Linate dove è atterrata alle 9.20 e da lì scortata in tribunale, oltretutto in ritardo di oltre un’ora rispetto all’inizio del processo.
Nonostante le insistenze del suo avvocato affinché la lasciassero sedere accanto a lui, il capo scorta (scorta composta da 4 secondini di SMCV) non ha permesso a Nat di uscire dalla gabbia e ha continuamente minacciato chi provava a scambiare con lei due parole.
Nonostante i vetri, le sbarre e i brutti ceffi, chi era in aula ha potuto lanciare qualche grido e salutarla. Nat è sembrata provata dal viaggio ma nonostante questo in forma.
L’avvocato ha colto anche quest’udienza per richiedere, ancora una volta, il riavvicinamento territoriale ai tribunali in cui sono attualmente in corso le udienze che la vedono imputata, quello di Torino e quello di Genova. Al termine dell’udienza Natascia dovrebbe aver intrapreso il viaggio di ritorno a SMCV, dove dovrebbe attenderla un periodo di isolamento sanitario di due settimane a seguito dello spostamento.
Cogliamo l’occasione di questo aggiornamento per far girare l’indirizzo a cui scriverle e a sostenerla:
Natascia Savio
C.C. Uccella
Strada Statale Appia 7-bis
80155
Santa Maria Capua Vetere (CE)
NATASCIA LIBERA!
CARLA LIBERA!
FUOCO A GALERE E CPR