46 giorni di sciopero della fame di Koufontinas+Aggiornamenti dalla Grecia+Consolato greco occupato a Berlino

Continua lo sciopero della fame Dimitris Koufontinas che ormai perdura da 46 giorni e continuano anche le mobilitazioni di solidarietà dentro e fuori dalla Grecia. (Vedi gli ultimi articoli)

Proseguono anche le mobilitazioni degli studenti universitari che vogliono bloccare la nuova riforma universitaria che prevede, tra le altre cose, il reinserimento della polizia nei campus.
Ascolta l’intervista:

Consolato greco occupato in solidarietà con Dimitris Koufondinas in sciopero della fame

A mezzogiorno del 24 febbraio 2021 un gruppo di compagne e compagni è entrato nel consolato greco sulla Mohrenstraße occupandolo e bloccandone i servizi, spezzando così il normale corso di una giornata lavorativa all’interno di questo “Stato nello Stato”. Uno striscione è stato srotolato da una finestra e volantini sono stati fatti cadere sulle teste di ignari passanti, persi nella loro grigia routine in una zona che è tra le più chic, borghesi e produttive di Berlino. In questo caso, i tanto dacantati e difesi confini gli si sono ritorti contro, impedendo di fatto agli sbirri tedeschi di entrare in “territorio greco” fino al momento in cui non fosse arrivata l’autorizzazione ufficiale da parte del console. Tutto ciò ha ritardato notevolemente lo sgombero. Ah, la loro amata burocrazia!

Nello stesso momento un altro gruppo di compagni/e ha dato inizio a un presidio sotto le mura del consolato.

Dopo quasi quattro ore le decine e decine di sbirri presenti lì sotto hanno avuto l’autorizzazione ad entrare e buttare fuori i compagni e le compagne.

Questa al consolato è l’ultima di varie azioni dirette compiute in Germania in solidarietà a Dimitris e al suo sciopero della fame, come ad esempio l’incendio di un furgone della Thyssenkrupp, azienda che fornisce e sostione la produzione dei sottomarini grechi, o come il camion della ditta Hertz dato alle fiamme, ditta fornitrice di veicoli alla polizia greca (specialmente all’unità OPKE).

A Francoforte una scritta è stata lasciata sulla facciata del consolato greco.

Altre scritte e striscioni sono comparsi in tutte le città.

A Berlino hanno poi avuto luogo diversi presidi sia sotto il consolato, sia sotto l’ambasciata greca. Il 27 inoltre ci sarà il corteo che partirà da Kottbusser Tor e che arriverà nuovamente sotto il consolato sulla Mohrenstrasse.

Oggi, 25 febbraio 2021, il compagno rivoluzionario Dimitris Koufondinas, si trova al quarantanovesimo giorno di sciopero della fame. Dal 16 febbraio è ricoverato in terapia intensiva e dal 22 ha chiesto ai medici di interrompere anche la somministrazione di acqua tramite flebo. La situazione è estremamente critica, le sue condizioni di salute sono ormai pessime e i danni fisici irreversibili.

Lo Stato greco ha deciso di ammazzare Dimitris. Se morirà, questi assassini dovranno assumersi le responsabilità politiche e materiali di tutto ciò che accadrà in seguito.

Perché la solidarietà è internazionale!

Per Dimitris.

[Ricevuto tramite e-mail, pubblicato da malacoda.noblogs.org].


Griechisches Konsulat in Solidarität mit dem Hungerstreikenden Dimitris Koufondinas besetzt (Berlin, Deutschland, 24.02.2021)

Berlin: Griechisches Konsulat in Solidarität mit dem Hungerstreikenden Dimitris Koufondinas besetzt

Am Mittag des 24. Februar 2021 drang eine Gruppe von Genoss*innen in das griechische Konsulat in der Mohrenstraße ein, besetzte es, blockierte die Dienste und unterbrach so den normalen Ablauf eines Arbeitstages in diesem “Staat im Staat”. Aus einem Fenster wurde ein Transparent entrollt und Flugblätter auf die Köpfe der ahnungslosen Passanten geworfen, die sich in ihrer grauen Routine in einer der schicksten, bürgerlichsten und produktivsten Gegenden Berlins verloren. In diesem Fall gingen die viel gepriesenen und verteidigten Grenzen nach hinten los und verhinderten effektiv, dass deutsche Polizisten “griechisches Territorium” betreten konnten, bis eine offizielle Erlaubnis durch den Konsul erteilt wurde. All dies verzögerte die Evakuierung erheblich. Ah, ihre geliebte Bürokratie!

Gleichzeitig begann eine andere Gruppe von Genoss*innen eine spontane Kundgebung unter den Mauern des Konsulats.

Nach fast 4 Stunden bekamen die Dutzenden von Polizisten darunter die Erlaubnis, einzutreten und die Genoss*innen hinauszuwerfen.

Diese Aktion am Konsulat ist die letzte von mehreren direkten Aktionen in Deutschland in Solidarität mit Dimitris und seinem Hungerstreik, wie z.B. die Verbrennung eines LKWs von Thyssenkrupp, die die Produktion griechischer U-Boote liefert und unterstützt, oder die Verbrennung eines LKWs der Firma Hertz, die Fahrzeuge an die griechische Polizei liefert (insbesondere an die OPKE-Einheit).

In Frankfurt wurde eine Schrift an der Fassade des griechischen Konsulats hinterlassen.

Weitere Schilder und Transparente erschienen in allen Städten.

In Berlin fanden mehrere Demonstrationen vor dem Konsulat und der griechischen Botschaft statt. Am 27. Februar wird es außerdem einen Marsch vom Kottbusser Tor zurück zum Konsulat in der Mohrenstraße geben.

Heute, am 25. Februar 2021, befindet sich der revolutionäre Genosse Dimitris Koufondinas in seinem 49. Tag des Hungerstreiks. Seit dem 16. Februar liegt er auf der Intensivstation und seit dem 22. Februar hat er die Ärzte gebeten, ihm kein Wasser mehr über Infusionen zu geben. Die Situation ist äußerst kritisch, sein Gesundheitszustand ist sehr schlecht und die körperlichen Schäden sind irreversibel.

Der griechische Staat hat beschlossen, Dimitris zu töten. Wenn er stirbt, werden diese Mörder die politische und materielle Verantwortung für alles übernehmen müssen, was danach passiert.

Denn Solidarität ist international!

Für Dimitris.

[Per e-mail bekommen].


Greek consulate occupied in solidarity with hunger striker Dimitris Koufondinas (Berlin, Germany, February 24, 2021)

Berlin: Greek consulate occupied in solidarity with hunger striker Dimitris Koufondinas

At midday on 24 February 2021, a group of comrades entered the Greek consulate on Mohrenstraße, occupied it and blocked the services, thus breaking the normal course of a working day in this “state within a state”. A banner was unfurled from a window and flyers were dropped on the heads of unsuspecting passers-by, lost in their grey routine in one of the most chic, bourgeois and productive areas of Berlin. In this case, the much-vaunted and defended borders backfired, effectively preventing German cops from entering ‘Greek territory’ until official permission was given by the consul. This delayed the evacuation considerably. Ah, their beloved bureaucracy!

At the same time, another group of comrades started a camp under the walls of the consulate.

After almost 4 hours, the dozens and dozens of cops underneath were allowed to enter and throw out the comrades.

This action at the consulate is the last of several direct actions in Germany in solidarity with Dimitris and his hunger strike, such as the burning of a van of the Thyssenkrupp company, which supplies and supports the production of Greek submarines, or the burning of a truck of the Hertz company, which supplies vehicles to the Greek police (especially to the OPKE unit).

In Frankfurt an inscription was left on the facade of the Greek consulate.

Other messages on the wall and banners appeared in all cities.

In Berlin several demonstrations took place under the consulate and the Greek embassy. On the 27th of February there will also be a march from Kottbusser Tor back to the consulate on Mohrenstrasse.

Today, 25 February 2021, revolutionary comrade Dimitris Koufondinas is on his 49th day of hunger strike. Since 16 February, he has been in intensive care, and since 22 February, he has asked the doctors to stop giving him water by drip. The situation is extremely critical, his health is very bad and the physical damage is irreversible.

The Greek state has decided to kill Dimitris. If he dies, these murderers will have to take political and material responsibility for everything that happens afterwards.

Because solidarity is international!

For Dimitris.

[Received via e-mail, published by malacoda.noblogs.org].