Lettera collettiva dei detenuti di Sanremo
Tratto da imperiapost.it
Con una lettera i detenuti nel carcere di Sanremo hanno sollecitato personalità, istituzioni, enti e privati, la necessità di provvedere urgentemente in merito alla prevenzione, al controllo e al contenimento del dilagare di un probabile contagio da Covid-19.
“Sta circolando la notizia di un ragazzo probabilmente positivo all’interno del padiglione dei “protetti”. Se ciò fosse vero si andrebbe incontro ad una vera e propria “mattanza“. In quel reparto quei detenuti, già normalmente ritenuti non meritevoli di nessun tipo di attenzione nella quotidiana gestione della vita carceraria, sono detenuti completamente dimenticati e lasciati nell’oblio, se vi si aggiunge la totale mancanza di cura, come ad esempio il semplice uso di disinfettanti nella presente situazione emergenziale, certo non li si aiuta nemmeno a sopravvivere, altro che reinserimento.
Sono uomini, ESSERI UMANI, alcuni di loro con gravi patologie, una pena la stanno già scontando, mentre ci sembra che la condanna alla “tortura” non sia una pena accessoria in qualche modo prevista dal nostro sistema giuridico, e sono comunque portatori di DIRITTI UMANI.
La Liguria è carente sotto tutti gli aspetti: manca infatti anche il Garante regionale dei diritti dei detenuti ed a parte Chiavari, nessuna altra direzione penitenziaria si è attivata per, quantomeno, iniziare una seppur minima cernita di coloro che potrebbero beneficiare di pene alternative.
Si chiede a lor signori, al Presidente Mattarella, all’organismo europeo competente di attivarsi al fine di trovare una soluzione, in tempi brevi, a questo enorme problema.
Agli organi dell’informazione di vegliare affinché la censura non operi e non nasconda la voce di questi cittadini seppur di serie b”.