Aggiornamenti dal Cile

Tratto da https://malacoda.noblogs.org/post/2021/04/02/agitazione-e-propaganda-in-solidarieta-con-i-prigionieri-e-le-prigioniere-sovversivi-anarchici-e-della-rivolta-in-sciopero-della-fame-santiago-del-cile-23-03-2021/

Agitazione e propaganda in solidarietà con i prigionieri e le prigioniere sovversivi, anarchici e della rivolta in sciopero della fame. Un appello a moltiplicare i gesti di complicità a due giorni dall’inizio dello sciopero (Santiago del Cile, 23.03.2021)

I

Il 22 marzo 2021 i/le compagni/e Mónica Caballero, Francisco Solar, Joaquin García, Juan Flores, Marcelo Villaroel, Pablo Bahamondes, Jose Ignacio Duran, Tomas Gonzales e Gonzalo Farias, hanno iniziato uno sciopero della fame in diverse carceri della regione metropolitana di Santiago (Carcere di Alta Sicurezza, Carcere per la detenzione preventiva di San Miguel, sezione di massima sicurezza del CAS e Santiago 1) in solidarietà con i/le prigionieri/e sovversivi/e aventi condanne di lunga durata e per l’abrogazione dell’articolo 9 e il ripristino dell’articolo 1 del decreto legge 321.

La solidarietà con coloro che lottano contro il potere e per coloro che permangono in condizioni di confinamento e isolamento è immediata. Oggi, le politiche e le imposizioni giuridiche che lo Stato esercita direttamente contro la popolazione carcerata sono espressioni dannose di una strategia che cerca continuamente di limitare, ulteriormente, le possibilità di libertà per coloro che si trovano imprigionati/e. Le modifiche alle leggi, le nuove facoltà amministrative attribuite al corpo repressivo della gendarmeria e il contesto “sanitario” in cui viviamo hanno aggravato il panorama della complessa realtà carceraria, rendendo impossibile le visite di familiari e amici, proprio mentre in una palese persecuzione politica si vanno ad estendere le pene di migliaia di reclusi/e.

II

Oggi – in questo continuum di resistenza intra-carceraria – i/le nostri/e compagni/e hanno deciso di radicalizzare le loro lotte in irriducibile solidarietà con coloro la cui persecuzione è stata una costante repressiva durante le proprie traiettorie rivoluzionarie; traiettorie che non hanno abbandonato, che ieri come oggi hanno riaffermato costantemente nelle loro posizioni di vita contro il potere, e che oggi assumono con dignità dal tortuoso isolamento, rivendicando la libertà per tutti/e i/le prigionieri/e sul piede di guerra.

Oggi, i/le compagni/e sono solidali con esperienze differenti, generazioni diverse, intraprendendo collettivamente uno sciopero della fame con le rischiose conseguenze che questo può avere, determinati/e ad intensificare una lotta che non è mai stata abbandonata e per la quale non cesseremo mai di sentirci complici e orgogliosi/e. Il quadro complesso e a volte incerto che può comportare uno sciopero della fame non è che un costante richiamo alla complicità, una chiamata all’azione nelle sue molteplici forme. La solidarietà non deve mai silenziarsi, anche se cercano di metterla a tacere con la normalità o rinchiuderla con le loro misure repressive; per quanto la solidarietà sia attaccata, non dobbiamo mai tacere, tanto meno restare indifferenti ai/lle nostri/e compagni/e, perché dalla sovversione, dall’anarchia e dalla rivolta ci riuniamo per la libertà immediata di ognuno/a di noi.

III

Ecco spiegato perché, due giorni dopo l’inizio dello sciopero della fame, ci siamo coordinati/e per l’agitazione, questa volta, con la propaganda. In varie stazioni della metropolitana e angoli di Santiago abbiamo fatto ricorso a volantini e striscioni in solidarietà con i/le nostri/e compagni/e (alcuni di questi interventi vengono elencati qui, altri no). Tra le 8:00 e le 9:00 del mattino le stazioni interessate erano:

Linea 1: Pedro de Valdivia (volantinaggio), Santa Lucia (volantinaggio) e San Alberto Hurtado (volantinaggio e affissione di uno striscione all’interno della metropolitana).

Linea 2: Rondizzoni e Parque O’Higgins (volantinaggi in prossimità delle stazioni).

Linea 3: Los libertadores (volantinaggio).

Linea 4: Sotero del rio e Elisa Correa (volantinaggi in prossimità delle stazioni)

Linea 5: Cumming (blocco del traffico della metropolitana, affissione di uno striscione e volantinaggio).

Linea 6: Stadio Nazionale (volantinaggio e striscione).

IV

Esortiamo a moltiplicare queste o altre iniziative, ad essere creativi, e soprattutto a non abbandonare le azioni. Uno sciopero della fame non può sostenersi da solo o generare autonomamente le conseguenze desiderate, senza la necessaria solidarietà dall’esterno queste espressioni di resistenza corrono il rischio di essere rese invisibili e rapidamente interrotte. È nostra responsabilità trasformare le parole rivoluzionarie in gesti rivoluzionari, fare di questa mobilitazione una viva esperienza di conflitto; che il tempo non ci inganni, perché la lotta sta già avvenendo in ogni momento e siamo noi coloro che possono soffiare ulteriormente la fiamma che si propaga. Ancora una volta ci si presenta uno scenario complesso; anche se opporsi al sistema carcerario non è mai stato facile, oggi il contesto ci impegna ad essere più preparati/e, più attenti/e e disposti/e a correre maggiori rischi. Proprio come i/le nostri/e compagni/e in sciopero della fame, sono i nostri corpi e le nostre convinzioni ad affilarsi contro il potere.

In solidarietà con i/le prigionieri/e in sciopero della fame! I/le prigionieri/e sovversivi/e, anarchici/e e della rivolta!

Solidarietà e complicità con i prigionieri sul piede di guerra!

Moltiplicare ogni gesto contro il potere!

Cessazione della modifica del decreto legge 321!

Per la scarcerazione dei/lle prigionieri/e con condanne di lunga durata!

Fine dell’isolamento, per il ritorno dei colloqui!

Gruppo di Azione e Solidarietà, marzo 2021

[Pubblicato in spagnolo in buscandolakalle.wordpress.com, traduzione italiana in malacoda.noblogs.org].


Agitación y propaganda en solidaridad con lxs presxs subversivos, anarquistas y de la revuelta en huelga de hambre + Un llamado a multiplicar los gestos de complicidad a 2 días de iniciada la huelga (23 de marzo de 2021)

I

El día 22 de marzo de 2021 lxs compañerxs Mónica Caballero, Francisco Solar, Joaquin García, Juan Flores, Marcelo Villaroel, Pablo Bahamondes, Jose Ignacio Duran, Tomas Gonzales y Gonzalo Farias, iniciaron una huelga de hambre desde distintos recintos carcelarios de la región Metropolitana (C.A.S., CCP de San Miguel, M.A.S. y Santiago 1) en solidaridad con lxs presxs subversivos de larga condena y por la derogación del art.9 y restitución del art.1 del decreto ley 321.

La solidaridad con quienes luchan contra el poder y por quienes persisten bajo condiciones de encierro y aislamiento es inmediata. Hoy las políticas e imposiciones jurídicas que el Estado ejerce directamente contra la población carcelaria son expresiones nefastas de una estrategia que continuamente a buscado coartar, aun mas, las posibilidades de libertad de quienes viven el encarcelamiento. Modificaciones a leyes, nuevas atribuciones administrativas al cuerpo represivo de gendarmería y el contexto “sanitario” que vivimos, han agudizado el panorama de la compleja realidad carcelaria, imposibilitando las visitas de familiares y amigxs mientas se alargan las condenas de miles de presxs en una clara persecución política.

II

Hoy nuestrxs compañerxs han decido radicalizar sus luchas -en este continuo de resistencia intracarcelaria- en solidaridad irreductible con quienes la persecución ha sido un presente represivo a lo largo de sus trayectorias revolucionarias, mismas que no han abandonado, que ayer al igual que hoy, han reafirmado constantemente en sus posturas de vida contra el poder, y que hoy asumen con dignidad desde el tortuoso aislamiento, reivindicando la libertad de todxs lxs prisonerxs en pie de guerra.

Hoy lxs compañerxs se solidarizan desde distintas experiencias, distintas generaciones, embarcándose colectivamente con las riesgosas consecuencias que implica una huelga hambre, determinación por agudizar una lucha que nunca se ha abandonado y por la cual nunca dejaremos de sentirnos cómplices y orgullosxs. El complejo, y a veces incierto, panorama que puede significar una huelga de hambre es sino un llamado constante a la complicidad, un llamado a la acción en sus múltiples formas. La solidaridad nunca ha de permanecer callada, aunque traten de silenciarla con la normalidad o de encerrarla con sus medidas represivas, por mas que esta se vea atacada nunca hemos de permanecer calladxs, ni mucho menos indiferentes con nuestrxs compañerxs, pues desde la subversión, la anarquía y la revuelta nos hermanamos por la libertad inmediata de cada unx.

III

Es por esto que a dos días de iniciada la huelga nos hemos coordinado para agitar, esta vez, desde la propaganda. En diversas estaciones de metro y esquinas de la ciudad hemos recurrido a panfletos y lienzos en solidaridad con nuestrxs compañerxs (algunas de estas acciones fueron registradas, otras no). Entre las 8 y 9 de la mañana las estaciones intervenidas fueron:

Línea 1: Pedro de Valdivia (panfletazo), Santa Lucia (panfletazo) y San Alberto Hurtado (panflezato con cuelgue de lienzo al interior del metro).

Linea 2: Rondizzoni y Parque O`Higgins (ambas con panfletazos en las afueras)

Linea 3: Los libertadores (planfetazo)

afueras)

Linea 5: Cumming (Se logra impedir el transito con cuelgue de lienzo y panfletazo)

Linea 6: Estadio Nacional (Panfletazo con lienzo)

IV

Hacemos un llamado a multiplicar estas u otras iniciativas, a ser creativxs, y por sobre todo a no abandonar las acciones. Una huelga de hambre no logra sostenerse ni generar el impacto buscado por sí sola, sin la debida solidaridad desde afuera estas expresiones de resistencia corren el peligro de ser invisibilizadas y rápidamente interrumpidas. Es nuestra responsabilidad volver las palabras revolucionarias gestos revolucionarios, hacer de esta movilización una experiencia viva de confrontación, que el tiempo no nos engañe, pues la lucha ya se esta dando a cada instante y somos nosotrxs quienes podemos avivar aún más la llama que se propaga. Nuevamente se nos presenta un escenario complejo, aunque oponerse al sistema carcelario nunca ha sido fácil, hoy el contexto nos obliga a estar mas preparadxs, mas atentxs y dispuestos a correr mas riesgos, que al igual que nuestrxs compañerxs en huelga, son nuestrxs cuerpos y convicciones las que se afilan contra el poder.

En solidaridad con lxs presxs en huelga de hambre! subversivxs, anarquistas y de la revuelta!

¡Solidaridad y complicidad con lxs presxs en pie de guerra!

¡A multiplicar cada gesto contra el poder!

¡Fin a las modificaciones al Decreto ley 321!

¡Por la libertad de lxs presxs de larga condena!

¡Fin al aislamiento, que vuelvan las visitas!

Grupos de Acción y Solidaridad, marzo 2021.

[Tomado de buscandolakalle.wordpress.com].

Tratto da https://malacoda.noblogs.org/post/2021/04/02/comunicato-di-pablo-bahamondes-ortiz-prigioniero-sovversivo-in-sciopero-della-fame-nel-carcere-di-santiago-1-cile-29-03-2021/

Comunicato di Pablo Bahamondes Ortiz, prigioniero sovversivo in sciopero della fame nel carcere di “Santiago 1” (Cile, 29.03.2021)

In giorni come questo sono molti i fratelli e le sorelle che mi tornano alla memoria… il tempo è passato, ma in ogni momento della mia vita sono sempre presenti nel mio essere, raccogliendo tutta l’esperienza e la saggezza dei loro passi.

Menzionare ognuno/a di loro sarebbe un esteso elenco, le diverse circostanze della loro caduta ci fanno vedere che i tempi non sono così differenti in termini di colpi che il potere sferra contro coloro che sfidano la comodità dei potenti.

Sangue, dolore e rabbia si trasformano in un percorso di distruzione creativa che non ha fine. Da questa umile riflessione prendo fiato e continuo irriducibile.

Comprendere che il carcere è solo uno scenario probabile della vita, per coloro che scelgono di rompere la normalità e la legalità del potere.

La punizione e l’isolamento come metodo per ottenere il pentimento non saranno mai il risultato che troveranno nei nostri corpi e nelle nostre menti indomite.

La continuità della lotta è una costruzione permanente, infinita e multiforme con un carattere insurrezionale e impudente che affronta l’oppressione, la miseria e lo sfruttamento.

Da questo luogo, la chiamata sarà sempre per l’acutizzazione del conflitto, per preparare, sentire e vivere la prassi sovversiva, rompendo le logiche vecchie, dogmatiche, moraliste, patriarcali, autoritarie e tossiche che causano solo danni e diffidenza nelle collettività e individualità coscienti.

Rendere visibili i nostri fratelli e sorelle sequestrati dallo Stato sarà sempre il compito che integra la lotta cui migliaia di voi contribuiscono quotidianamente nei diversi spazi di resistenza offensiva.

È urgente moltiplicare e rafforzare le reti di complicità, generando azioni variegate per esigere la libertà incondizionata delle migliaia di noi che sono dietro queste mura. La solidarietà deve spiccare quello squisito salto offensivo e combattivo che storicamente riflette i passi di migliaia di persone che sono cadute in questa lotta.

Il nemico è in agguato giorno dopo giorno ed è ora di contrattaccare… è ora di mettere in pratica il fatto che i suoi meccanismi di controllo saranno inutili davanti a coloro che assumono con coscienza e con cuore i cammini della liberazione totale.

Un abbraccio complice e insurrezionale ai fratelli e alle sorelle che si trovano in sciopero della fame, oggi poniamo i nostri corpi come armi, affrontando ancora una volta lo Stato e le sue leggi.

GIOVENTÙ COMBATTENTE, INSURREZIONE PERMANENTE!

PER L’ABROGAZIONE DELL’ARTICOLO 9 E IL RIPRISTINO DELL’ARTICOLO 1 DEL DECRETO LEGGE 321!

PER LA SCARCERAZIONE DEL COMPAGNO MARCELO VILLARROEL E DI TUTTI/E I/LE PRIGIONIERI/E POLITICI/E SOVVERSIVI/E, ANARCHICI/E, DELLA LOTTA DI LIBERAZIONE MAPUCHE E DELLA RIVOLTA!

FINCHÉ CI SARÀ MISERIA CI SARÀ RIBELLIONE!

Pablo Bahamondes Ortiz “OSO”

Sovversivo prigioniero a Villa Francia

Carcere–impresa di Santiago 1

Módulo Máxima

29 marzo 2021

[Testo in spagnolo pubblicato in buscandolakalle.wordpress.com, traduzione italiana in malacoda.noblogs.org].


Comunicado de Pablo Bahamondes Ortiz “OSO”, prisionero subversivo en huelga de hambre desde la Carcel Santiago 1 (29 de marzo)

En días como hoy son muchxs lxs hermanxs k se me vienen a la memoria… ha pasado el tiempo, pero en cada momento de mi vida siempre están presentes en mi ser, recogiendo toda la experiencia y sabiduría de sus pasos.

Mencionar a cada unx sería una extensa lista, las diversas circunstancias de sus caídas hace ver que los tiempos no son tan distintos en cuánto a los golpes que el poder ejecuta a kienes optan desafiantemente la comodidad de los poderosos.

La sangre, el dolor y la rabia se transforma en un camino de destrucción creadora que no tiene fin. Desde esta humilde reflexión tomo aire y continúo irreductible.

Entender que el encarcelamiento es tan sólo un escenario probable de la vida, para kienes optan romper la normalidad y la legalidad del poder.

El castigo y el aislamiento como método de lograr arrepentimientos nunca será el resultado que encontrarán en nuestrxs indómitxs cuerpxs y mentes.

La continuidad de la lucha es una construcción permanente, infinita y multiforme con carácter insurrecto e insolente k konfronta la opresión, la miseria y la explotación.

Desde este lugar, el llamado siempre será la agudización del conflicto, prepararse, sentir y vivir la praxis subversiva rompiendo las lógicas añejas, dogmáticas, moralistas, patriarcales, autoritarias y tóxicas que sólo provocan daños y desconfianzas al interior de kolectividades e individualidades concientes.

Desde siempre la visibilización de nuestrxs hermanxs secuestradxs por el estado será la tarea que complementa la lucha k cotidianamente miles de ustedes aportan en los diversos espacios de resistencia ofensiva.

Se hace urgente multiplicar y fortalecer las redes de complicidad generando diversas acciones por exigir la libertad sin condiciones de miles que nos encontramos tras estos muros. La solidaridad debe dar ese exquisito salto ofensivo y combativo que históricamente refleja los pasos de miles que han caido en esta lucha.

El enemigo día a día esta al acecho y es hora de devolver los golpes.. es hora de poner en práctica que sus mecanismos de control serán inservibles para quienes asumen de conciencia y corazón los caminos de la liberación total.

Un cómplice e insurrecto abrazo a lxs hermanxs k hoy nos encontramos en la huelga, hoy ponemos nuestrxs cuerpxs como armas enfrentando una vez más al estado y sus leyes.

¡¡¡JUVENTUD KOMBATIENTE, INSURRECCIÓN PERMANENTE!!!

¡¡¡POR LA DEROGACIÓN DEL ARTICULO 9° Y LA RESTITUCION DEL ARTICULO 1° DEL DECRETO LEY 321!!!

¡¡¡SALIDA A LA KALLE DEL KOMPA MARCELO VILLARROEL Y DE TODXS LXS PRESXS POLITICXS SUBVERSIVXS, ANARQUISTAS, DE LA LIBERACION MAPUCHE Y DE LA REVUELTA!!!

¡¡¡MIENTRAS EXISTA MISERIA HABRÁ REBELIÓN!!!

Pablo Bahamondes Ortiz “OSO”

Preso Subversivo de Villa Francia

Carcel-empresa Santiago 1

Módulo Máxima

29 Marzo 2021

[Tomado de buscandolakalle.wordpress.com].