Più chiaro di così!

Più chiaro di così!

Dopo aver piazzato al “Ministero alla transizione ecologica” Roberto Cingolani, un ex dirigente del più grande produttore italiano di armamenti (Leonardo); dopo aver affidato all’ex capo della polizia Gabrielli l’incarico di controllore dei Servizi Segreti (compito in genere affidato a politici); dopo aver messo al vertice della Protezione Civile Fabrizio Curcio, uomo di fiducia del Gabrielli; ora Draghi nomina “Commissario straordinario alla gestione dell’emergenza” un generale, il capo d’armata Francesco Paolo Figliuolo. Che a centralizzare e a velocizzare la campagna vaccinale sia l’ex Comandante del Contingente militare italiano in Afghanistan, l’ex Comandante delle Forze NATO in Kosovo nonché attuale Comandante Logistico dell’Esercito, ci sembra un passaggio di una chiarezza addirittura sfacciata.

Chi ha diretto le azioni di guerra in Afghanistan ora si occupa della “salute pubblica”! Che la militarizzazione dell’emergenza fosse in piena linea con le direttive NATO già era stato notato. Ma la conferenza quotidiana di un generale su cosa dobbiamo fare per “salvarci dal virus” sopravanza quanto accade persino negli Stati Uniti (o nello Stato d’Israele).

Certe misure – come il coprifuoco – sono qui per rimanere. E infatti vengono mantenute anche nelle “zone bianche”. In Sardegna ora si può andare al bar fino alle 21,00 e al ristorante fino alle 23,00, ma mezz’ora dopo scatta il “coprifuoco”.

La Transizione verso una società digitalizzata, militarizzata e medicalizzata è talmente rapida che non si colgono nemmeno i passaggi. Il 17 luglio scorso, il Parlamento europeo ha approvato una “deroga temporanea” alle direttive sugli OGM per autorizzare lo sviluppo e la commercializzazione dei nuovi vaccini anti-Covid di tipo biotecnologico. Da qualche settimana, in Puglia una legge regionale vieta agli operatori sanitari non vaccinati di accedere a determinati reparti. Nel Consiglio europeo si procede spediti verso il “passaporto vaccinale”. E continua la guerra ai “complottisti” che denunciano la natura… biotecnologica di questi vaccini! E fioccano – come è successo a Genova – campagne mediatiche “dàgli all’untore” con annesse richieste di sanzioni e licenziamenti contro gli infermieri che rifiutano di vaccinarsi.

Chi a sinistra e nel “movimento” chiede a gran voce vaccini per tutti, sarà accontentato. Anche con la forza, se serve. Parola di generale.